CNRI – Ahmad Khatami, membro del Comitato Consultivo dell’Assemblea degli Esperti, in reazione alla conferenza annuale dell’opposizione iraniana, l’Organizzazione dei Mojahedin del Popolo Iraniano (PMOI/MEK), tenutosi a Parigi il 1° Luglio, durante la cerimonia della preghiera del venerdì ha dichiarato:
“… Voglio discutere la mia prima predica e cioè del convegno (del MEK) in Francia… il semplice fatto che gli venga permesso di tenere un convegno là, è praticamente sostegno al terrorismo…”.
“Allora vediamo certa gente, nei loro siti web, che scambiano i martiri con gli assassini. E’ stata una mossa divina (del fondatore del regime iraniano Ruhollah Khomeini) scacciare (il MEK) dal paese. Tutti quelli che hanno agito in base a questi ordini dovrebbero essere ricompensati con delle medaglie… ma quelli che nei loro siti web hanno scambiato il posto dei martiri con quello degli assassini, dovrebbero pentirsi ed implorare il perdono”.
Bisogna ricordare che l’ex-ministro dell’intelligence Ali Fallahian, importante esponente del regime coinvolto nella catena di omicidi degli anni ’90 in Iran, ha parlato dell’ulteriore portata del massacro dei membri del MEK del 1988.
“Questi furono ordini (di Khomeini)… questa gente doveva essere comunque giustiziata, sia prima che dopo l’episodio del 1988. Khomeini diceva sempre: ‘State attenti che non vi scappino dalle mani’. Lui direbbe che dobbiamo agire basandoci sui nostri doveri religiosi e non aspettare che la storia ci giudichi”, ha detto.
“Riguardo (al MEK) e a tutti gli altri gruppi che sono mohareb (nemici di Dio), la condanna è l’esecuzione… lo ha detto (Khomeini) stesso… Mousavi Tabrizi era il procuratore pubblico e avrebbe detto che non c’è bisogno di processo per quelli che sono in guerra con noi”, ha aggiunto Fallahian.
Questo famigerato ex-capo dell’intelligence ha anche ammesso che persino i sostenitori del MEK arrestati con i giornali del MEK sono stati giustiziati.