venerdì, Marzo 31, 2023
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Sen. Lucio Malan: sono fiero di poter dire che in Italia abbiamo una lunga lista di sostenitori del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, sia nella Camera dei Deputati che nel Senato

Conferenza internazionale – Parigi, 24 Marzo

Grazie, grazie mille. Noi non siamo qui solo perché oggi è, questo è il primo giorno del nuovo anno, il Nuovo Anno Iraniano, ma perché vogliamo anche ricordare ciò che è accaduto l’8 Aprile scorso ad Ashraf quando molte persone sono state attaccate e massacrate. Persone inermi sono state massacrate da poliziotti e soldati con mitragliatrici, con armi. Ricordiamo il loro sacrificio. Sarà una macchia vergognosa nella storia del governo di Maliki, ma anche un’enorme lezione sul sacrificio, la devozione e la determinazione di quei residenti di Ashraf che sono stati uccisi per tutti gli esseri umani che stanno lottando per la libertà in tutto in mondo. Come senatore italiano sono fiero di poter dire che in Italia abbiamo una lunga lista di sostenitori del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, sia nella Camera dei Deputati che nel Senato. La maggioranza dei membri di entrambe le camere hanno dichiarato il loro appoggio  per la protezione e i diritti dei residenti di Ashraf in molte occasioni. L’Italia ha dato asilo ad alcuni dei residenti di Ashraf che sono stati feriti nell’attacco dell’Aprile scorso. E noi siamo pronti anche a ricevere molti dei rifugiati di Camp Liberty e Campo Ashraf. Naturalmente il regime iraniano ha cercato di screditare il movimento di resistenza e quelli che lo sostengono, allo scopo di distruggere l’appoggio che il CNRI ha in Italia. Ma non ci sono riusciti. Perché non importa quanto brillantemente siano state congegnate le loro bugie, noi siamo in grado di vedere la verità oltre le bugie, specialmente se le bugie vengono da bugiardi professionisti.

Tutto questo non giunge inaspettato. Ciò che è inaspettato invece, è vedere funzionari di un governo occidentale unirsi in qualche modo ai governanti di Tehran nella loro odiosa campagna. Sfortunatamente questo sta avvenendo negli Stati Uniti proprio ora, a costo di screditare alcuni dei più fidati e affidabili ex-funzionari della nazione, uomini coraggiosi noti per aver proclamato la verità ed essersi opposti alle ingiustizie. Hanno seguito le orme dei grandi eroi della storia americana. [applausi] Io li ammiro profondamente. E voglio dire loro da parte dei miei colleghi italiani che noi uniamo le nostre mani alle vostre e uniamo le nostre voci alle vostre per la protezione dei residenti di Campo Ashraf e Camp Liberty.

In particolare concordo con quanto uno di loro, Rudy Giuliani, i cui antenati venivano dal mio Paese, ha scritto nel suo libro sulla leadership. Ha scritto: “ Devi affrontare i bulli, perché se non lo fai, i bulli si sentiranno incoraggiati e avranno la meglio su di te”. E questa è una saggia politica non solo per gli individui, ma anche tra le nazioni. Ci sono molti leaders mondiali che sanno quale enorme minaccia sarebbe per il mondo un Iran nuclearizzato. Ma ce ne sono alcuni che si rendono conto o riconoscono quanto fondamentale sia stato il ruolo del Mek e dell’ampia coalizione della resistenza iraniana del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, nell’ottenere le informazioni sulle capacità nucleari dell’Iran. Non solo non sono stati elogiati per ciò che hanno fatto, ma al contrario sono stati oggetto di un forte ostruzionismo. E’ arrivato il momento per la comunità internazionale di riparare ai suoi errori riconoscendo il CNRI come l’alternativa democratica al regime teocratico e difendendo attivamente le vite e i diritti dei residenti di Ashraf e Liberty contro le aggressioni del regime iraniano e del suo lacchè iracheno.

In questo momento siamo molto preoccupati per quello che sta accadendo. Bardia Mostofi ha perso la vita a causa delle orribili condizioni del trasferimento da Campo Ashraf a Camp Liberty. Il governo iracheno non ha accettato di ritardare il trasferimento per fare in modo che possa essere attuato più facilmente. E ciò che è peggio è che l’UNAMI fiancheggia il governo iracheno per esaudire esattamente i suoi desideri a costo di imporre pressioni disumane sui residenti del campo.

Adesso ci sono 1200 residenti a Camp Liberty, che in nessun modo è in grado di accoglierli, figuriamoci i 3400 di Campo Ashraf. Devono essere elogiati per la loro buona volontà. E Mrs. Maryam Rajavi deve essere elogiata perché, accettando questo trasferimento ha mostrato ancora una volta la visione del leader, la saggezza [applausi] del capo di Stato e il coraggio della madre. E nonostante tutte le difficoltà, noi sappiamo che quelle straordinarie persone a Camp Liberty sono in grado di aggiustare le cose nel campo, ammesso che il governo iracheno rimuova tutte le irragionevoli restrizioni che ha imposto loro.

Fatemi dire tre cose. Primo, non c’è alcuna giustificazione per la presenza della polizia armata nel campo e vogliamo che venga trasferita fuori. La seconda cosa è che vogliamo che il governo iracheno tolga le restrizioni per la realizzazione di costruzioni all’interno del campo. Perché i residenti non possono costruire le strutture di cui hanno bisogno all’interno del campo? Come può la costruzione di un viottolo per il trasporto dei malati minacciare la sovranità dell’Iraq. Questa è una limitazione ridicola ed è una vergogna che quelli delle Nazioni Unite l’abbiano accettata. La terza cosa è l’aumento dell’area del campo in base all’aumento del numero dei residenti. Ai residenti di Liberty non è permesso lasciare il campo e perciò non posso usare le strutture pubbliche. Per questo tutte le strutture e i servizi di cui hanno bisogno dovrebbero essere disponibili all’interno del campo. L’area attualmente disponibile non consente affatto tutto questo. Non vedo alcuna ragione per cui il governo iracheno debba respingere queste ragionevolissime richieste, a meno che il loro unico scopo non sia quello di tormentare queste persone. E inoltre non riescono ad accettare il fatto che, non solo i residenti di Liberty sono determinati a mantenere la loro dignità, ma non hanno neanche perso il loro spirito e vogliono restare padroni del loro destino.

Sollecitiamo perciò la comunità internazionale, le Nazioni Unite, il governo degli Stati Uniti, l’Unione Europea, tutti i paesi del mondo libero ad assicurare l’accoglimento di queste richieste, la protezione delle vite e dei diritti delle persone ad Ashraf e Liberty. Facendo questo, mostreranno al mondo che i principi sui diritti umani, sulla protezione dei rifugiati e i valori umanitari in generale non sono solo bellissime ma vane parole scritte nella Carta delle Nazioni Unite, nella Dichiarazione di Indipendenza e nella Costituzione degli Stati Uniti d’America, nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, ma sono vivi e forti nei cuori dei leaders e dei popoli delle nazioni libere e guidano ancora le loro decisioni.
Facendo il contrario per compiacere i tiranni, renderanno solo i tiranni più forti e i nostri spiriti e le nostre nazioni più deboli. Preghiamo che questo non avvenga mai. E’ accaduto in passato ed è stata una tragedia per tutta l’umanità. Possa questo nuovo giorno essere il Nowruz della libertà per l’Iran che arriva, e che Dio ci benedica  tutti.

 

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