La Resistenza Iraniana mette in guardia le Nazioni Unite e gli Stati Uniti contro le inquietanti intenzioni del Regime Iraniano e dei suoi gorilla in Iraq

L’ambasciatore iraniano a Baghdad, Danaifar, ha annunciato delle scadenze assurde per la chiusura di Campo Ashraf e ha detto: “Un centinaio di membri dei Mujahedin hanno procedimenti giudiziari in corso. Questi possono tornare in Iran, ma verranno arrestati”, ha riportato il 1° Luglio l’agenzia di stampa Mehr, legata al Ministero dell’Intelligence iraniano. Danaifar ha aggiunto che: “Anche il governo dell’Iraq ha dei procedimenti aperti contro di loro per la partecipazione a varie uccisioni e per questo sono sotto inchiesta anche in Iraq”.
George Yakoub Bakoos, vice-responsabile nel comitato per la repressione di Ashraf nonché consigliere politico di Maliki, ha fatto riferimento a questi falsi procedimenti e mandati di arresto emessi contro un centinaio di membri dell’OMPI dicendo che questi verranno giustiziati al momento opportuno, dopo che l’UNHCR avrà finito il suo lavoro.
I succitati mandati e procedimenti sono stati tutti creati dal regime iraniano e girati al governo iracheno da Danaifar. Ovviamente sono stati fatti molto in fretta dato che non riportano neanche il nome del giudice che li ha rilasciati e includono nomi di persone decedute, di molti membri della resistenza che vivono in Europa, negli Stati Uniti o in Iran, e comprendono anche persone che non sono mai state membri dell’OMPI.
Le fonti irachene hanno rivelato la scorsa settimana che ufficiali della forza iraniana Quds, che si trovano nell’ambasciata del regime a Baghdad, vengono aggiornati direttamente dal Consigliere per la Sicurezza Nazionale di Maliki sugli incontri che si tengono tra il Governo dell’Iraq, le Nazioni Unite e l’OMPI. Queste fonti dicono anche che il team presente nell’ambasciata incita Fallah Fayz ad usare comportamenti disumani e a fare pressioni sui residenti.
Quanto sopra riportato rivela gli attuali piani e i complotti del regime dei mullah e del governo dell’Iraq nei confronti dei residenti di Campo Ashraf, predisposti per quando il trasferimento a Liberty sarà stato completato. Perciò, considerando le indubitabili e dirette responsabilità del governo degli Stati Uniti e delle Nazioni Unite riguardo la protezione di Campo Ashraf, la Resistenza Iraniana richiede un intervento immediato del Segretario Clinton, del Segretario Generale Ban Ki-moon e del suo Inviato Speciale in Iraq per fornire e assicurare protezione ai residenti di Ashraf.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
6 Luglio 2012