La Resistenza Iraniana chiede a tutte le organizzazioni internazionali per i diritti umani e ai difensori dei diritti delle donne, di intervenire immediatamente ed efficacemente per salvare la vita di due prigionieri in sciopero della fame, Golrokh Iraee e Sohail Arabi, che sono in pericolo.
Golrokh Iraee, una prigioniera politica esiliata nel carcere di Qarechak, a Varamin, è in gravi condizioni, nella sua terza settimana di sciopero della fame. Atena Daemi e Golrokh Iraee, sono state trasferite dal carcere di Evin a quello di Qarechak, a Varamin, per aver appoggiato le proteste di Gennaio. Nel carcere di Qarechak, i prigionieri vengono privati delle strutture minime e rischiano di contrarre l’epatite ed altre malattie, a causa dell’eccessiva concentrazione di criminali comuni e di individui affetti da malattie contagiose.
Il prigioniero politico Sohail Arabi, esiliato nel carcere della Grande Teheran, è in condizioni gravissime dopo 29 giorni di sciopero della fame. L’aguzzino-capo, Haji Moradi, il cosiddetto direttore del carcere, ha detto crudelmente che anche se Sohail Arabi stesse per morire, lui non lo manderebbe in ospedale.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana