CNRI – Dopo la notizia della distruzione del cimitero cristiano nella provincia occidentale di Kermanshah, alcune foto appena pubblicate mostrano che il comune di Kermanshah ha anche bloccato l’ingresso al cimitero.
Fonti locali hanno riferito che il cancello del cimitero, da cui si poteva vedere all’interno, è stata sostituita da un grosso portone d’acciaio, circondato da malta e cemento. L’interno del cimitero non è più visibile e l’ingresso è completamente bloccato.
I familiari dei defunti sepolti nel cimitero andavano a visitare le tombe, ma ora non è più possibile entrarvi. Nel frattempo nessuna autorità iraniana ha dato alcuna risposta riguardo a questa questione.
Secondo alcune notizie, il comune avrebbe confiscato gran parte del terreno con vari pretesti negli ultimi anni, lasciando il piccolo cimitero con un certo numero di vecchie tombe, che i funzionari del regime hanno in programma di distruggere gradualmente.
Il comune di Kermanshah ha distrutto intenzionalmente questo cimitero storico, con la scusa di dover irrigare il terreno su cui sorge il cimitero. Già in precedenza era stata pubblicata la notizia della distruzione delle lapidi e dei crocifissi piantati sulle tombe.
Fonti locali hanno dichiarato che i cristiani di Kermanshah sono stati sepolti in questo cimitero fino al 1992. Le loro cerimonie funebri si sono celebrate qui e non c’erano recinzioni attorno ad esso a quel tempo. Sono circa 10-15 anni che sono stati costruiti i muri ed installata una porta di ferro in questo cimitero. Le famiglie dei morti venivano a visitare le tombe, ma ora le lapidi sono in rovina.