Impedito nei giorni scorsi il trasferimento all’ospedale di Baghdad di alcuni pazienti
Camp Liberty- No. 18

CNRI – Mentre i residenti di Liberty stanno soffrendo gravissime carenze di acqua, le forze irachene impediscono continuamente la fornitura dell’acqua al campo. Ritardano ai checkpoints, con scuse varie, l’arrivo delle cisterne che portano l’acqua da una pompa a 12 km dal campo, dicendo ad esempio che sono arrivate tardi. Le forze irachene minacciano anche gli autisti iracheni che portano l’acqua al campo dicendo loro che se continueranno a fornire l’acqua ai residenti, verranno arrestati. Nei giorni scorsi le forze di repressione hanno picchiato molti autisti.
In un’altra occasione, Domenica 12 Marzo, la polizia irachena ha ritardato la partenza di quattro pazienti che vivono a Liberty, fino alle 12:45. Questi attendevano di essere trasferiti in ospedale fin dalle 08:00 avendo già preso un appuntamento. Quando tre di questi pazienti sono arrivati a Baghdad, poiché sono arrivati dopo l’orario di lavoro perdendo così il loro appuntamento, sono dovuti tornare a Liberty senza aver visto il dottore.
Lunedi 13 Marzo altri tre pazienti non sono stati trasferiti in ospedale a causa della mancanza di ambulanze. E questo nonostante tutti gli appuntamenti fossero già stati concordati con i funzionari iracheni.
Questa situazione è la continuazione del crudele assedio che è stato imposto ai residenti di Ashraf dall’inizio del 2009 e che ha causato la morte di 13 persone. Questo assedio è una lampante violazione degli standards umanitari e anche una violazione del Memorandum di Intesa firmato dal governo iracheno e le Nazioni Unite il 25 Dicembre 2011, e della lettera ai residenti del Rappresentate Speciale del 15 Febbraio.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
13 Marzo 2012