giovedì, Marzo 28, 2024
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UE si rammarica del rifiuto dell’Iran di rispettare le richieste dell’AIEA ed i diritti umani

ImageCNRI, 16 Maggio  – il Consiglio dell’Unione europea ha reso le sue conclusioni sull’Iran in seguito alla sua riunione del lunedì 15 maggio. Il Consiglio ha preso atto della relazione del Direttore generale dell’AIEA del 28 aprile in cui  precisa: "le autorità iraniane rifiutano di sottoporsi alle richieste formulate dal consiglio dei governatori dell’agenzia e dal  Consiglio di sicurezza dell’ONU e rifiutano anche di cooperare attivamente con l’agenzia per chiarire le questioni rimaste in sospeso, di cui quelle che possono rivestire una dimensione militare".

Il Consiglio ha espresso il suo rammarico profondo che riguarda il rifiuto del regime iraniano di adottare le misure considerate essenziali dal Consiglio dell’AIEA e dal Consiglio di sicurezza dell’ONU. Il Consiglio dell’UE chiede al regime di cooperare interamente con l’AIEA, "di sospendere tutte le sue attività legate all’arricchimento ed al ritrattamento, fra cui la ricerca e lo sviluppo, e sospendere la costruzione di un reattore ad acqua pesante".
 L’UE sostiene completamente una decisione del Consiglio di sicurezza di rendere queste richieste obbligatorie. Il Consiglio rileva nelle sue conclusioni l’importanza di esercitare una gran vigilanza nell’applicazione dei meccanismi di controllo delle esportazioni esistenti che riguardano le attrezzature sensibili per impedire il trasferimento di beni, di tecnologia e di materiale che possono essere utilizzati, direttamente o indirettamente, in programmi di materiali fissili e di missili.

 L’UE ha anche affrontato la questione delle violazioni dei diritti umani in Iran. "Il Consiglio resta profondamente preoccupato dalla situazione dei diritti umani in Iran, che è in disaccordo con i principi universali e gli obblighi specifici dell’Iran.”. "il Consiglio" annuncia anche la sua preoccupazione che riguarda il numero crescente d’esecuzioni, di detenzioni arbitrarie, di restrizioni sull’accesso all’informazione, le violazioni generalizzate della libertà di parola e di religione, in particolare quella che riguarda la situazione delle Comunità Soufi e Bahaï, come pure l’intimidazione e la minaccia che subiscono i difensori dei diritti umani, gli avvocati ed i gruppi di minoranze ".”.

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