Chiunque abbia certificato gli standards umanitari e gli standards secondo i Diritti Umani e gli standards internazionali per la protezione dei rifugiati, in particolare la libertà di circolazione nell’ambito di una “ricollocazione volontaria”, dovrebbe presentarsi di fronte ai giornalisti ed ai residenti e risponderne a loro.

L’ UNHCR ha riaffermato la necessità della libertà di circolazione dei residenti ed il loro diritto di godere delle minime garanzie per la loro sicurezza ed incolumità in quanto “richiedenti asilo” e “beneficiari”.
Invitare i giornalisti non dovrebbe essere fatto unicamente per scopi propagandistici e senza permettergli di avvicinarsi ai residenti, senza poterli incontrare e parlare con loro, come è stato nel passato.
Chiunque abbia certificato il rispetto degli standards umanitari e secondo i Diritti Umani e degli standards internazionali per la protezione dei rifugiati, in particolare la libertà di circolazione nell’ambito di una “ricollocazione volontaria”, dovrebbe presentarsi di fronte ai giornalisti e ai residenti e risponderne a loro.
Senza libertà di circolazione, di libero accesso ai servizi medici, senza la possibilità di incontrare gli avvocati e senza che le forze armate irachene lascino Camp Liberty, non ci sarà nient’altro che una prigione sotto il nome di “Liberty”.
Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
17 Febbraio, 2012