venerdì, Marzo 29, 2024
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IRAN: Un uomo e una donna condannati alla lapidazione

In aumento le condanne ad amputazioni brutali…

La magistratura criminale del regime teocratico, nella provincia del Lorestan ha condannato un uomo ed una donna alla pena barbara della lapidazione (sito web ufficiale Kashkan – 4 Febbraio 2017). In un altro caso Yoiusef Parvaneh, un prigioniero di 70 anni, è stato trasferito dal carcere di Ghezel Hessar a Karaj a quello centrale di Orumiyeh per l’esecuzione della disumana condanna all’amputazione delle dita.

È stato accusato di furto nel 2009 e dato che il ricorrente in questo caso è una criminale guardia rivoluzionaria, la magistratura del regime ha ignorato il ricorso in appello di questo prigioniero ed intende eseguire la condanna. La magistratura del regime ha condannato due fratelli di Yazd oltre che all’ergastolo, alla fustigazione e all’amputazione di una mano. (agenzia di stampa ufficiale Mizan – 17 Gennaio 2017) Anche una giovane donna di Teheran è stata condannata ad un anno di esilio e a 99 frustate per aver avuto “una conversazione telefonica con un uomo” (sito web Rokna – 4 Febbraio 2017). I gestori di due siti a Rasht sono stati condannati rispettivamente a 114 e a 40 frustate per aver insultato un cosiddetto rappresentante del regime (quotidiano Asr Iran – 4 Febbraio 2017). Il 18 Gennaio un reporter è stato condannato a Shahroud a 40 frustate. Già in precedenza era stata eseguita una condanna a 40 frustate emessa per un altro reporter di Najaf Abad. Javad Larijani, il cosiddetto presidente della commissione diritti umani della magistratura, che non ha nessun altro ruolo in questo regime se non quello di teorizzare sulla tortura e l’esecuzione, difendendo queste pene brutali ha definito, in maniera ridicola, il regime del velayat-e faqih “la più grossa democrazia dell’Asia occidentale” e con la solita ovvietà degli esponenti del regime, ha sottolineato che il regime “non ha paura degli attacchi dei difensori dei diritti umani”(agenzia di stampa ufficiale Mehr – 17 Gennaio 2017). Il fascismo religioso al potere in Iran è la vergogna dell’umanità contemporanea e deve essere bandito dalla famiglia delle nazioni. Il dossier sulla catastrofica situazione dei diritti umani in Iran deve essere presentato al Consiglio di Sicurezza dell’ONU e i leaders del regime devono rispondere di tutto il loro oscuro passato criminale. Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana 4 Febbraio 2017

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