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Iran: Rouhani elogia le Guardie Rivoluzionarie, perché teme la fine dell’era dell’accondiscendenza

Hassan Rouhani, presidente del regime teocratico, ha elogiato le Guardie Rivoluzionarie,  fonte principale della repressione e delle ruberie in Iran, dell’esportazione del terrorismo e delle attività belliche all’estero, definendole “care ai cuori della gente”. “Se gli Stati Uniti vogliono commettere un altro errore agendo contro le Guardie Rivoluzionarie, questo è un grosso errore. Quella delle Guardie Rivoluzionarie non è solo un’unità militare, ma le Guardie sono nel cuore di questa gente”, ha detto in un discorso ad un incontro di governo, temendo per la designazione terroristica delle Guardie Rivoluzionarie.

Rouhani ha descritto l’occupazione segreta dell’Iraq, il massacro del popolo siriano e la conquista del Libano come un soccorso a questi paesi, e ha detto: “Le Guardie Rivoluzionarie non sono popolari solo tra il popolo dell’Iran, ma anche tra il popolo dell’Iraq perché hanno salvato Baghdad. Sono popolari tra i curdi dell’Iraq, perché hanno salvato Erbil e sono popolari tra il popolo di Damasco e della Siria, perché hanno salvato Damasco. Sono anche popolari tra il popolo del Libano perché hanno appoggiato l’indipendenza e il benessere del Libano. Le Guardie Rivoluzionarie hanno sempre aiutato gli oppressi e combattuto contro i terroristi”, (agenzia di stampa Fars, dell’IRGC – 11 Ottobre).

Queste sono le dichiarazioni del presidente di un regime i cui antichi legami con al-Qaeda e i talebani, e il suo ruolo principale nel preparare il terreno alla nascita dell’ISIS, sono chiari a tutti oggi. Rouhani ha elogiato queste Guardie sanguinarie, responsabili del massacro di almeno 500.000 persone innocenti in Siria, della fuga di più della metà della popolazione siriana, dei massacri in Iraq e di aver fomentato la guerra e i massacri nello Yemen.

Rouhani ha sottolineato la sua fedeltà a Khamenei dicendo: “Fino a che obbediremo al leader, il nostro paese non avrà alcun problema”. Lui è quello che nella propaganda delle elezioni presidenziali ha ammesso che i governanti del paese “hanno solo arrestato e giustiziato per 38 anni”. Ma quando ha dovuto affrontare l’ira di Khamenei, ha annunciato di essere pronto a baciare le mani del “leader intellettuale”.

Rouhani è il presidente di un regime che ha usato slogan anti-imperialisti come strumento per rimanere al potere negli ultimi 38 anni, ma che ora, con l’orrore della fine della politica di accondiscendenza e del periodo di concessioni che ha continuamente avuto dall’Occidente, definisce la precedente amministrazione “illegale” e il comportamento dell’attuale amministrazione “vergognoso”. “Il Presidente degli Stati Uniti afferma di essere contrario a qualunque cosa fatta dal precedente presidente, commette queste azioni ed è davvero vergognoso per il Governo degli Stati Uniti che egli si opponga a qualunque cosa la precedente amministrazione abbia fatto”.

Queste affermazioni indicano ancora una volta quanto sia ridicolo dipingere Rouhani come un moderato, mentre ha un curriculum di 38 anni di partecipazione alla repressione e alle attività belliche. Anche se si presenta come un moderato, per salvare questo regime attanagliato dalla crisi, ogniqualvolta sia necessario ammette di essere un servitore delle Guardie Rivoluzionarie e del vali-e faqih.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

12 Ottobre 2017

 

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