giovedì, Marzo 28, 2024
HomeNotizieIran NewsIran-nucleare: L'esercito prende controllo dei programmi nucleari iraniani

Iran-nucleare: L’esercito prende controllo dei programmi nucleari iraniani

Venerdi 7 ottobre 2005
ImageWashington Times, 5 ottobre – Il nuovo presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad ha affidato il controllo esclusivo del programma nucleare del suo paese all’esercito, il quale contraddice le dichiarazioni fatte dal suo governo che afferma che questo programma è destinato ad uso civile, secondo un gruppo principale dell’opposizione.

I dirigenti dei Guardiani della rivoluzione islamica(GRI), una forza creata specialmente per difendere la rivoluzione islamica del 1979, attualmente  predominano  il Consiglio supremo di sicurezza nazionale dell’Iran,considerato dalla costituzione iraniana il più alto organo decisivo in materia di politica estera. Il Sig. Ahmadinejad, ex sindaco di Teheran e  poco conosciuto prima della sua candidatura alle elezioni presidenziali di luglio, ex comandante del GRI, come il nuovo segretario Generale del consiglio Ali Larijani, che si è insediato a capo della delegazione predisposta ai negoziati sul programma nucleare iraniano. I comandanti dei guardiani della rivoluzione hanno anche assunto la sicurezza interna del consiglio, la strategia ed i posti politici, secondo una relazione del Consiglio nazionale della  resistenza iraniana (CNRI), con sede a Parigi.
 Il portavoce per la stampa del consiglio è anche un veterano dei Guardiani della rivoluzione. "l’esercito, sotto l’egida del nuovo presidente, ha il controllo totale del programma e dei negoziati nucleari con le Nazioni Unite e l’occidente" ha dichiarato ieri Mohammad Mohadessine, presidente della Commissione degli affari esteri del CNRI, nel corso di un’intervista telefonica. I cambiamenti a livello del personale "rendono sempre meno credibile il fatto che il programma nucleare iraniano sia destinato ai fini pacifici" ha dichiarato. La relazione, che segue così da vicino l’importante infrastruttura nucleare dell’Iran ed i suoi programmi tecnici, accusa la guida suprema iraniana l’ ayatollah Khamenei di essersi orientato verso i membri dell’esercito "per eliminare tutti gli ostacoli amministrativi e politici lungo la proliferazione e la produzione delle armi nucleari". L’Iran, che proclama il diritto di proseguire un programma nucleare civile per soddisfare i suoi bisogni energetici, prosegue intensi negoziati con le potenze europee, la Francia, la Gran Bretagna e la Germania, sulla sorte del suo programma nucleare. L’amministrazione Bush è più  scettico sulle ambizioni di Teheran. Il consiglio dell’agenzia di controllo nucleare dell’ONU ha minacciato il mese scorso di deferire l’Iran al Consiglio di sicurezza dell’ONU per eventuali sanzioni se non autorizza un controllo internazionale stretto del suo programma.
Il CNRI è il ramo politico dei Mojahedin del popolo, una formazione laica iranian  che ha violentemente rotto con i dirigenti islamici della rivoluzione poco dopo la caduta dello Scià sostenuto dagli Stati Uniti, Mohammad-Reza Pahlavi. Il gruppo d’opposizione ha avuto un ruolo variato ed a volte contraddittorio. Marcato come gruppo terroristico dagli Stati Uniti ed i governi europei, ha anche  dimostrato di  essere la migliore e sola fonte di informazioni sui programmi nucleari clandestini. Negli ultimi anni hanno rivelato delle località di ricerche massicce e di prove all’interno dell’Iran sconosciuti ai funzionari competenti dell’ONU e dell’occidente. Ma altri analisti hanno anche riportato un’ondata di nomine al vertice dell’esercito iraniano, che vengono  specialmente dalla forza più ideologica controllata dai dirigenti religiosi islamici.
Houshang Hassan Yari, un esperto in scienze politiche della scuola militare reale del Canada, in un’analisi recente ha notato che i membri attuali e vecchi della Sepah Passdaran si trovano oggi in tutta la burocrazia politica ed amministrativa iraniana: deputati al Parlamento fino ai sindaci, passando per autorità universitarie ed anche dirigenti delle più grandi imprese iraniane. Secondo Yari il corpo è "sul punto di passare da giocatore junior nella difesa militare del paese ad un fattore chiave della difesa nella dottrina militare e di sicurezza del paese – una spinta che potrebbe essere realizzata a spese dell’esercito (tradizionale)". Per Bill Sami’i, un analista sull’Iran che lavora per Radio Free Europa/Radio Liberté, un fattore chiave nell’elezione a  sorpresa del sig. Ahmadinejad è stato il sostegno della forza di resistenza del Bassij, una forza paramilitare con dei legami molto ampi con il corpo delle guardiani della rivoluzione. Il nuovo presidente, praticamente  senza esperienze in materia di affari esteri, dopo la sua elezione  ha nominato il comandante superiore del Bassidj come alto consulente.

FOLLOW NCRI

70,088FansLike
1,632FollowersFollow
42,222FollowersFollow