Sabato 8 ottobre 2005
Il CNRI, 7 OTT- In una lettera al capo della diplomazia europea Javier Solana, il presidente della Commissione degli affari esteri del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI), Mohammad Mohadessine, ha espresso la sua preoccupazione per deterioramento della situazione dei diritti dell’uomo in Iran, la prosecuzione della ricerca nucleare di Teheran e la sua crescente ingerenza in Iraq. "Fin dall’inizio della presidenza di Ahmadinejad, almeno 70 persone sono state impiccate o condannate a morte.
Si sono moltiplicate le disumane punizioni." "Il regime usa tutta la forza per completare il suo programma di armi atomiche." Al vertice del potere, la recente risoluzione adottata dall’agenzia internazionale dell’energia atomica viene considerata un documento privo della determinazione dei paesi occidentali, poiché essa non contiene alcun trasferimento immediato al Consiglio di sicurezza. Le autorità del Consiglio supremo di sicurezza nazionale pensano che, senza tenere conto della risoluzione, se il regime mantiene le sue posizioni, i paesi europei finiranno per cedere ", ha aggiunto."
Il presidente della commissione degli affari esteri del CNRI ha notato che "rispetto alla crescente ingerenza iraniana in Iraq, secondo me la recente dichiarazione del re Abdullah della Giordania e del ministro Saudita degli affari esteri costituisce un avvertimento serio per tutti coloro che ricercano realmente il loro interesse nella pace in questa regione." "ottenere armi atomiche ed instaurare un regime satellite nei paesi vicini sono vitali per la sopravvivenza di questo regime che è stato rifiutato dalla gran maggioranza del popolo iraniano”. Mohadessine ha sottolineato che "se i mullah riescono ad ottenere armi atomiche e realizzare il loro sogno per predominare l’Iraq, il popolo iraniano ed i paesi della regione ne soffriranno in gran parte." Il primo che perderà sulla scena internazionale sarà l’Unione europea, poiché come lo sapete perfettamente, è semplice per questo regime estendere i sui tentacoli in Europa, su un piano politico, economico e terroristico. Mohadessin ha chiesto a Javier Solana di intraprendere due azioni urgenti e necessarie:
1- Il deferimento immediato del problema nucleare al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e la messa in atto di sanzioni necessarie contro il regime. Ciò rallenterebbe immediatamente la sua ricerca dell’arma nucleare. Contrariamente alla propaganda dei mullah, il popolo iraniano si rallegrerebbe di tale misura.
2- Ia rimozione del principale movimento dell’opposizione iraniana, Mojahedin del popolo, dall’elenco del terrorismo. Come lo hanno sottolineato i più alti giuristi europei ed internazionali tra cui i parlamentari, mettere questa organizzazione sulla lista nera non ha alcuna base legale e rallenta la lotta contro il terrorismo. Rimuovere questa organizzazione, di cui 120.000 membri e simpatizzanti sono stati uccisi, dall’elenco del terrorismo, invierebbe un messaggio limpidissimo al popolo iraniano sul fatto che l’Unione europea rispetta l’aspirazione e la volontà del popolo iraniano al cambiamento.
Il presidente della commissione degli affari esteri del CNRI ha notato che "rispetto alla crescente ingerenza iraniana in Iraq, secondo me la recente dichiarazione del re Abdullah della Giordania e del ministro Saudita degli affari esteri costituisce un avvertimento serio per tutti coloro che ricercano realmente il loro interesse nella pace in questa regione." "ottenere armi atomiche ed instaurare un regime satellite nei paesi vicini sono vitali per la sopravvivenza di questo regime che è stato rifiutato dalla gran maggioranza del popolo iraniano”. Mohadessine ha sottolineato che "se i mullah riescono ad ottenere armi atomiche e realizzare il loro sogno per predominare l’Iraq, il popolo iraniano ed i paesi della regione ne soffriranno in gran parte." Il primo che perderà sulla scena internazionale sarà l’Unione europea, poiché come lo sapete perfettamente, è semplice per questo regime estendere i sui tentacoli in Europa, su un piano politico, economico e terroristico. Mohadessin ha chiesto a Javier Solana di intraprendere due azioni urgenti e necessarie:
1- Il deferimento immediato del problema nucleare al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e la messa in atto di sanzioni necessarie contro il regime. Ciò rallenterebbe immediatamente la sua ricerca dell’arma nucleare. Contrariamente alla propaganda dei mullah, il popolo iraniano si rallegrerebbe di tale misura.
2- Ia rimozione del principale movimento dell’opposizione iraniana, Mojahedin del popolo, dall’elenco del terrorismo. Come lo hanno sottolineato i più alti giuristi europei ed internazionali tra cui i parlamentari, mettere questa organizzazione sulla lista nera non ha alcuna base legale e rallenta la lotta contro il terrorismo. Rimuovere questa organizzazione, di cui 120.000 membri e simpatizzanti sono stati uccisi, dall’elenco del terrorismo, invierebbe un messaggio limpidissimo al popolo iraniano sul fatto che l’Unione europea rispetta l’aspirazione e la volontà del popolo iraniano al cambiamento.