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Iran – Iraq: Inasprimento del blocco sanitario a Camp Liberty e appello per la fine di questo assedio disumano

Queste misure del Governo dell’Iraq costituiscono un crimine di guerra ed un crimine contro l’umanità secondo lo Statuto di Roma

Conformemente a quanto ordinato del fascismo religioso al potere in Iran, il Governo dell’Iraq ha inasprito il disumano blocco sanitario contro i residenti di Camp Liberty, ostacolando il libero accesso ai servizi sanitari, ritardando ed intralciando il trasferimento dei pazienti in ospedale e le loro cure:

 

1.Lunedi 24 Marzo, agenti del Primo Ministro hanno ostacolato il trasferimento di due residenti in ospedale nonostante soffrissero entrambi di gravi malattie ed avessero appuntamenti importanti con degli specialisti.

2.Lo stesso giorno, un gruppo di pazienti ha lasciato Camp Liberty dopo 3 ore e mezzo a causa del ritardo e dell’ostruzionismo degli agenti del Primo Ministro e quando hanno raggiunto l’ospedale il turno di visita per i pazienti era finito.

3.Uno degli agenti del Primo Ministro che aveva accompagnato i pazienti ha impedito lo svolgimento di analisi di laboratorio e di esami medici, compresa una TAC, costringendo i pazienti a lasciare l’ospedale senza aver fatto i loro esami. L’agente ha poi detto ad uno dei pazienti che seppure il dottore fosse stato presente, lui non gli avrebbe permesso di visitarlo.

4.Martedi 25 Marzo, questi stessi agenti hanno impedito ad un malato di cancro di andare in ospedale. Questo paziente aveva subito un intervento chirurgico la settimana prima, si sta sottoponendo a chemioterapia ed ha assolutamente bisogno di parlare con il medico.

5.Lo stesso giorno, gli agenti hanno ostacolato il trasferimento in ospedale di un residente con una grave emorragia intestinale. Questo paziente ha bisogno di iniezioni speciali sotto la supervisione del medico. Le forze repressive irachene avevano anche vietato a questo stesso paziente di andare in ospedale la settimana scorsa.

6.Sempre lo stesso giorno, un paziente sofferente di cancro è arrivato in ospedale con notevole ritardo ed è stato riportato al campo senza essere stato visitato dal medico.

7.Lo stesso giorno, altri due pazienti sono arrivati in ospedale con un forte ritardo causato da un agente del Primo Ministro ed era troppo tardi per le loro visite mediche.

Gli episodi succitati sono stati portati all’attenzione dei rappresentanti e degli osservatori dell’ONU, ma questi non hanno intrapreso nessuna azione. Il blocco sanitario e l’ostacolare il libero accesso ai servizi sanitari, il causare ritardi o impedire le cure mediche dei pazienti, il Governo dell’Iraq lo mette in pratica ormai da cinque anni e tutto questo ha portato alla morte lenta di 18 residenti dei campi di Ashraf e Liberty.

L’articolo 8 dello Statuto di Roma, lo statuto della Corte Penale Internazionale, afferma che: “Causare volontariamente una grande sofferenza o gravi ferite al corpo o alla salute” o “Ridurre  intenzionalmente alla fame i civili come metodo di guerra, privandoli dei beni indispensabili alla loro sopravvivenza, ed impedire intenzionalmente l’arrivo di rifornimenti come stabilito dalle Convenzioni di Ginevra” sono esempi lampanti di “crimini di guerra”. Secondo l’articolo 7 dello stesso Statuto, qualunque misura “che causi intenzionalmente grande sofferenza o gravi ferite al corpo o alla salute fisica o mentale” o “negare l’accesso al cibo e alle medicine” sono chiari esempi di “crimini contro l’umanità”.

La Resistenza Iraniana chiede al Governo degli Stati Uniti e alle Nazioni Unite, che tante volte si sono impegnati per iscritto riguardo alla sicurezza e all’incolumità dei residenti di Camp Liberty, di adottare misure immediate per porre fine a questo disumano blocco sanitario.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

26 Marzo 2014

 

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