La rivolta in Iran – n°188
Il nuovo sciopero dei camionisti e autisti dei mezzi pesanti s’è ripreso in molte città iraniane dal 23 luglio. L’onda dello sciopero s’è estesa in molte regioni tra cui a Teheran, Azerbaijan dell’Est, Kurdistan, Isfahan, Fars, Semnan, Ghazvin, Kerman, Kermanshah, Lorestan, Centrale, Khorasan Razavi, Chahar Mahal Bakhtiyari, Khuzestan e Hormosgan.
Due mesi fa un altro sciopero dei camionisti e autisti dei mezzi pesanti era durato due settimane e ha avuto adesioni in tutte le 31 regioni del Paese. Lo scioperano per protestare contro la loro drammatica situazione economica, basso prezzo del trasporto e caro prezzo della logistica e rate dei loro debiti. Il regime dei mullà con le minacce e promesse ha cercato di rompere lo sciopero. Gli arresti e continue minacce e l’uso dei camion dell’esercito e lanciare le vacue promesse per aumentare le tariffe del trasporto erano alcune iniziative del regime. La politica antipopolare del regime dei mullà che ha portato a tracollo l’economia del Paese, pesa doppiamente sulle spalle camionisti e autisti dei mezzi pesanti. Oltre alle spese pesanti e l’inflazione galoppante, questi devono subire anche le tasse da usuraio del sistema che sotto forme diverse devono patire.
La Resistenza Iraniana salutando i lavoratori in scioper, si appella ai valorosi giovani a solidarizzare con camionisti e autisti dei mezzi pesanti e esorta gli enti internazionali e sindacati e tutte le associazioni di categoria e tutti i lavoratori di sostenere gli scioperanti in lotta e condannare la politica antipopolare questo regime disumano.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
23 luglio 2018