CNRI – Gli agenti dell’intelligence iraniano hanno impedito a M. Behkish di lasciare il paese. Bisogna ricordare che sei suoi familiari furono uccisi durante il massacro dei prigionieri politici del MEK/PMOI del 1988 in Iran.
M. Behkish stava partendo per andare a trovare i suoi figli. Aveva un passaporto valido ed un permesso di uscita, era anche stata controllata ed aveva superato il controllo passaporti, ma nonostante ciò è stata fermata al cancello d’imbarco, gli agenti le hanno confiscato il passaporto e le è stato impedito di lasciare l’Iran.
Gli agenti le hanno mostrato un documento chiamato “Direzione Generale dei Passaporti” e l’hanno convocata presso il tribunale rivoluzionario di Evan.
Vale la pena ricordare che M. Behkish è un’attivista per i diritti umani. Era stata arrestata nel 2011 per aver raccolto prove sul massacro del 1988 e condannata a quattro anni di carcere.