Campo Liberty – Comunicato 23

Il governo iracheno ha fornito una parte separata di Camp Liberty all’ambasciata iraniana in modo che sia assegnata ai suoi agenti. Ali Reshadatmand, un noto agente del MOIS presso l’ambasciata, è responsabile della preparazione di questo luogo. Akbarzadeh e Ahmad Hajari, due delle figure chiave della campagna di torture psicologiche, che hanno speso la maggior parte degli ultimi 26 mesi ad Ashraf, dovrebbero essere dislocati a Camp Liberty prima degli altri. Il MOIS intende trasferire tutte le sue strutture da Ashraf a Liberty.
Il piano ingenuamente ambizioso del regime dei mullah e dei suoi mandatari iracheni è che, esercitando pressione sui membri del PMOI, questi cedano arrendendosi e tornino in Iran.
L’accordo del governo iracheno nel trasferire torturatori e agenti del MOIS a Camp Liberty e facilitare il loro soggiorno lì costituisce complicità in crimini contro l’umanità e una palese, gravissima violazione del Memorandum d’Intesa (MoU) tra questo governo e le Nazioni Unite. Enfatizzando l’impegno del governo iracheno per i diritti umani internazionalmente riconosciuti, il MoU prevede che il governo iracheno debba garantire che Camp Liberty “rispetti i diritti umani e le norme umanitarie”.
La Resistenza iraniana chiede al Segretario Generale delle Nazioni Unite, al Rappresentante Speciale del Segretario Generale, così come al Segretario di Stato degli Stati Uniti, al suo Rappresentante Speciale per Ashraf e all’ambasciata americana a Baghdad di impedire l’istituzione di una nuova camera della tortura adiacente a Camp Liberty e la violazione del memorandum d’intesa.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
14 aprile 2012