venerdì, Marzo 29, 2024
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Il regime iraniano reagisce furiosamente alla stampa di una foto di Maryam Rajavi su un’importante pubblicazione universitaria

CNRI  – Il regime iraniano ha chiuso la Società dei Laureati della Sharif University of Technology, uno dei più importanti poli tecnologici in Iran, dopo la pubblicazione di una foto di Maryam Rajavi, la Presidente eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, nel suo ultimo libro che elenca i suoi ex-laureati.

La foto di Maryam Rajavi è stata pubblicata nella sezione che presenta i laureati della facoltà di Ingegneria Metallurgica. 

Gli esponenti del regime iraniano e le organizzazioni ad essi affiliate hanno reagito furiosamente alla pubblicazione della foto di Maryam Rajavi, definendola “il nemico n°1” del regime.

L’agenzia di stampa ufficiale Fars, ha citato Hamod Fotohi, rettore dell’università, che ha detto: “Appena siamo stati informati della distribuzione delle copie di questa pubblicazione tra gli studenti, abbiamo ordinato che venisse bloccata e che le copie già distribuite venissero ritirate e portate all’Herasat Office (l’organo statale incaricato della repressione degli studenti nelle scuole e nelle università)”.

“Abbiamo controllato le attività della Società dei Laureati”, ha detto, aggiungendo: “La Società dei Laureati deve rispondere di ciò che ha fatto. Indagheremo per appurare perché è accaduto tutto questo. Puniremo certamente i responsabili della stampa della foto e della pubblicazione del libro”.

Ogni anno, dato che le scuole in Iran aprono in autunno, la Società dei Laureati tiene una conferenza annuale e pubblica informazioni su un gruppo di laureati dell’università.

Fotohi ha detto: “Questa società non viene controllata dall’università, ma ha un ufficio nell’università che ora abbiamo chiuso e stiamo esaminando questo problema”.

Raja News, un altro sito web ufficiale, ha citato Fotohi dicendo: “Questa questione verrà presto esaminata con l’aiuto delle organizzazioni di intelligence”.

La pubblicazione della foto di Maryam Rajavi ha anche scatenato le proteste di oltre 30 parlamentari del regime iraniano che hanno chiesto al Ministro per l’Istruzione Superiore del regime: “Qual è la ragione che sta dietro alla pubblicazione della foto della leader dell’Organizzazione dei Mojahedin del Popolo Iraniano (PMOI) nella Pubblicazione Speciale della Società dei Laureati della Sharif University of Technology?”.

L’agenzia di stampa ufficiale Afkar ha definito Maryam Rajavi “il nemico n°1” del regime e la pubblicazione della foto “uno strano atto”.

Un comunicato delle autorità del regime nell’università dice: “E’ stato emesso l’ordine di vietare tutte le attività della Società dei Laureati e tutte le copie del libro sono state ritirate”.

“Le indagini necessarie per il procedimento giudiziario nei confronti dei trasgressori, vengono svolte dalle autorità competenti” aggiunge il comunicato.

La Società Islamica, uno dei principali organi repressivi nelle università, ha detto al sito web ANAJ news che “sta chiedendo all’università di punire questa società”.

L’agenzia di stampa ufficiale Mashreq News ha avvertito che “quando mosse di questo genere diventano routine nelle università, portano con molta probabilità alla sedizione e al caos nell’ambiente scientifico del paese”.

Mashreq News ha scritto: “Con una mossa interessante le università industriali del paese hanno accolto i nuovi studenti con una propaganda in favore del  PMOI. Quindi non è chiaro in quali circostanze e verso quale direzione il nuovo anno scolastico e gli studenti si volgeranno”.

“All’inizio di questo anno scolastico stiamo assistendo ad atti deviati all’interno di importanti università industriali del paese, il che è fonte di preoccupazione”.

“A questo proposito, con una strana mossa, la Sharif University ha pubblicato la foto di Maryam Rajavi nella sua edizione speciale sui laureati. E questo mentre le università stanno accogliendo i nuovi studenti per il nuovo anno scolastico. Una volta che mosse come queste diventano routine nelle università, con molta probabilità portano alla sedizione e al caos nell’ambiente scientifico del paese”.

 

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