a cura dello staff del CNRI
CNRI – Il regime iraniano è un pericolo per i paesi arabi. I miliziani dei regime e i suoi piani in questi paesi devono essere affrontati in maniera decisa.
Secondo quanto riferito da Sky News Arabia il 1° Novembre, i miliziani di Hezbollah, sostenuti dal regime iraniano, e i loro continui interventi in diversi paesi, rappresentano una crescente minaccia per la sicurezza dei paesi arabi.
Il principe ereditario dell’Arabia Saudita Amir Mohammed bin Salman, recentemente ha parlato di questa questione, dicendo che l’Arabia Saudita non permetterà che venga creato un altro Hezbollah nello Yemen.
Il coinvolgimento dei miliziani di Hezbollah si estende dal Libano allo Yemen. Stanno addestrando le milizie Houthi (autori di un colpo si stato) ed intervengono chiaramente anche nel Bahrein, nel Kuwait e in altre zone.
Un ministro saudita ha detto che per fermare tutti coloro che collaborano con le milizie di Hezbollah, si deve perseguire una politica certa, si devono prendere misure economiche e commerciali e perseguirle.
Thamir al-Sabhan ha aggiunto: “Devono essere affrontati seriamente e con potenza, per eliminarli all’interno e all’esterno”.
Ha poi detto esplicitamente che i miliziani di Hezbollah stanno combattendo seguendo le linee guida del regime iraniano contro l’Arabia Saudita.
“L’interferenza negativa del regime iraniano, con i suoi piani specifici e l’utilizzo dei miliziani dislocati nei paesi arabi non sono un segreto per nessuno. Questo regime vuole distruggere gli arabi per mano degli arabi ed ecco perché dovremmo preoccuparci nei nostri paesi”, ha detto.
“Sfruttano tutti i settori della società per creare caos nei paesi arabi, soprattutto negli stati del Golfo”, ha detto. Ed ha proseguito dicendo: “I paesi arabi sono vissuti insieme per centinaia e migliaia di anni, ma ora il regime iraniano progetta di assumere il controllo dei nostri paesi con le sue milizie e di destabilizzare i paesi dall’interno. Il regime crea anche cellule terroristiche e le utilizza per operazioni contro i nostri paesi”.