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Il comunicato di 265 membri del Parlamento Europeo che condannano le violazioni dei diritti umani in Iran

Un comunicato redatto da 265 membri del Parlamento Europeo, tra cui 4 vice-presidenti e  23 presidenti di varie commissioni e delegazioni, condanna le violazioni dei diritti umani in Iran alla vigilia della grande conferenza di Parigi della Resistenza Iraniana e chiede la creazione di una commissione d’inchiesta per indagare sul massacro dei prigionieri politici in Iran e l’imputazione degli autori di questo crimine contro l’umanità di fronte alla Corte di Giustizia Internazionale.

Il comunicato chiede inoltre l’inserimento delle Guardie Rivoluzionarie iraniane (IRGC) nella lista nera delle organizzazioni terroristiche.

Di seguito il testo completo del comunicato.

Comunicato Stampa – per la pubblicazione immediata – 26 Giugno 2017

Bruxelles – 265 Membri del Parlamento Europeo condannano le violazioni dei diritti umani in Iran 

Appello per l’inserimento delle Guardie Rivoluzionarie iraniane (IRGC) nella lista nera

Oggi annunciamo il sostegno di 265 membri del Parlamento Europeo ad una dichiarazione congiunta sui diritti umani in Iran. I miei colleghi che hanno firmato questa dichiarazione appartengono a tutti i gruppi e correnti politiche del Parlamento Europeo. Tra loro ci sono 4 vice-presidenti del Parlamento e 23 presidenti di comitati e delegazioni. Ciò dimostra chiaramente che quando si tratta di questioni come le violazioni dei diritti umani, la repressione delle donne e delle minoranze e il supporto del regime iraniano al terrorismo, noi siamo tutti uniti.

Recentemente il regime iraniano ha indetto le elezioni presidenziali. E’ nostra opinione che si sia trattato di false elezioni, perché non c’erano candidati dell’opposizione e la gente ha avuto la possibilità di scegliere solo tra pochi mullah. Hassan Rouhani, che sta iniziando il suo secondo mandato, non è né un moderato, né un riformista. Durante i suoi primi 4 anni, l’Iran è stato primo nel mondo per il più alto numero di esecuzioni pro-capite.

Il ministro della giustizia di Rouhani è, per sua stessa ammissione, un assassino che è stato un membro della Commissione della Morte ed ha ordinato l’esecuzione di oltre 30 mila prigionieri politici nel 1988, la maggior parte dei quali appartenenti al principale gruppo di opposizione, il PMOI.

Perciò nella nostra dichiarazione abbiamo chiesto all’Alto Commissario dell’ONU per i Diritti Umani e al Consiglio per i Diritti Umani di creare una commissione d’inchiesta per indagare sul massacro dei prigionieri politici avvenuto nel 1988 in Iran.

Abbiamo chiesto ai nostri governi europei di condizionare le loro relazioni con l’Iran alla fine delle esecuzioni e ad un reale progresso nei diritti umani e delle donne.

Inoltre siamo molto preoccupati per il ruolo distruttivo del regime iraniano nella regione. Il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche iraniane (IRGC) è attivo soprattutto in Siria e Iraq e deve essere inserito nelle liste nere internazionali.

L’IRGC gestisce inoltre la maggior parte dell’economia iraniana. Perciò le nostre aziende europee che vogliano siglare accordi economici con l’Iran, si assumono il grosso rischio di avere a che fare, direttamente e indirettamente, con l’IRGC che è una vera organizzazione terroristica.

Allo scopo di esprimere la nostra solidarietà all’opposizione democratica iraniana, io parteciperò alla conferenza FREE IRAN a Parigi, il 1° Luglio, dove presenterò il sostegno dei 265 membri del Parlamento Europeo a questa dichiarazione congiunta. Noi incoraggiamo decisamente i nostri governi europei e l’UE a seguire la nostra dichiarazione.

Gérard Deprez MPE

Presidente di Friends of a Free Iran

Parlamento Europeo

 

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