CNRI – Un alto ufficiale dell’IRGC ha annunciato che le forze di intelligence hanno costretto il governo americano a pagare 1 miliardo e 400 milioni di dollari per il rilascio di Jason Rezaian. E in precedenza anche Donald Trump aveva detto, durante la campagna elettorale, che gli Stati Uniti avevano pagato un riscatto all’Iran per il rilascio dei suoi cittadini.
Il 23 Febbraio, l’agenzia di stampa Mehr, ha riferito che il vice-capo dell’IRGC, Hossein Nejat, durante un discorso tenuto a Bushehr (nel sud dell’Iran), ha affermato che il giornalista irano-americano del Washington Post Jason Rezaian, che aveva creato una rete di spionaggio, era stato identificato ed arrestato dall’IRGC.
Secondo quanto dichiarato da Hossein Nejat, l’ex-Segretario di Stato americano John Kerry, con le sue forze di intelligence, aveva sollecitato il ministro degli esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif a rilasciare Jason Rezaian. Allora il governo americano in cambio aveva pagato un riscatto di 1 miliardo e 400 milioni di dollari all’Iran per il rilascio di Jason Rezaian.
Il vice-capo dell’IRGC ha affermato che l’Iran non è mai riuscito a far revocare le sanzioni implorando.
Prima di questo, i repubblicani americani avevano criticato il governo americano per il modo in cui aveva ottenuto il rilascio di quattro prigionieri irano-americani, Jason Rezaian, Amir Mirza Hekmati, Saeed Abedini e Nosratollah Khosravi, affermando che il governo di Obama aveva pagato un riscatto al regime iraniano.
In quel periodo Donald Trump era molto presente nella sua campagna elettorale ed era stato uno dei principali critici della politica di governo adottata da Barack Obama per il rilascio di queste persone dalla doppia cittadinanza. Aveva detto che, se fosse diventato presidente, gli Stati Uniti non avrebbero mai più pagato un riscatto all’Iran.
Jason Rezaian e la sua famiglia attualmente hanno presentato una denuncia contro il regime iraniano insieme alla Magistratura Federale degli Stati Uniti. Questo appello, presentato anche alla Corte di Washington, solleva la questione che l’Iran ha usato Jason Rezaian allo scopo di avere il coltello dalla parte del manico nello scambio di prigionieri, nonché nell’estorcere concessioni al Governo degli Stati Uniti durante i negoziati sul nucleare, per la revoca delle sanzioni.