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Iran: superati i 14.700 morti per Coronavirus. Vittime in 237 città

Superati i 14.700 morti per Coronavirus: lo ha annunciato Martedi 31 Marzo 2020 l’Organizzazione dei Mojahedin del Popolo Iraniano (OMPI/MEK). Vittime in 236 città del paese. Segue il numero di vittime di alcune delle località coinvolte: 1900 a Tehran, 1500 ad Isfehan, 1120 a Khorasan Razavi, 1060 a Mazanderan, 705 a Golestan, 635 a Khuzestan ( sud dell’Iran ), 400 ad Ardabil, 600 ad Alborz, 38 a Chaharmahal e Bakhtiari, 190 nel Khorasan Settentrionale, 50 a Zanjan, 305 a Yazd, 300 a Hamedan, 240 a Kurdistan ecc…..

Il personale medico dell’Ospedale Bahonar di Karaj ha dichiarato che ogni giorno muoiono, in quell’ospedale, dalle 30 alle 40 persone. Solamente a Nasimshahr (città a sudovest di Teheran) sono morte 18 persone. Le vittime, a Delijan, sono 50. I Basiji ed i Pasdaran hanno minacciato il personale ospedaliero delle ospedali di Gorgan, intimandogli di non svelare nessuna informazione né sul numero di vittime né sulle condizioni in cui versano le strutture, e gli ha vietato di scattare fotografie.

Il rappresentante del Ministero della Salute nelle regioni del Mazandaran e del Golestan ha dichiarato che l’epicentro del Coronavirus si è ora trasferito nei villaggi. Mostafa Moin, Responsabile del Consiglio Supremo delle Scienze Mediche ed ex Ministro delle Scienza, della Ricerca e della Tecnologia dei gabinetti di Rafsanjani e Khatami, ha scritto a Rouhani: “La perdita di un grande numero di membri della comunità medica, così come il tasso di mortalità tra i pazienti, più alto che in altri paesi, resteranno per sempre una vergogna. […] Siamo stati tutti avvisati del fatto che il peso fisico e mentale che grava sulle spalle del personale medico metterà a repentaglio la qualità dei trattamenti a cui saranno sottoposti i pazienti.” Egli ha poi aggiunto: “Fare finta che sia tutto normale e creare un falso senso di sicurezza con il pretesto di voler combattere l’ansia e lo stress può essere pericoloso, e le conseguenze dello stress sono decisamente inferiori di quelle dell’improvvisa esposizione ad una catastrofe umana.”

A proposito della crisi economica del regime, esasperata dallo shock Coronavirus, il quotidiano governativo “Sharq” ha scritto: “Tutti gli indicatori ed i parametri macroeconomici ci costringono a domandarci se saremo in grado di superare la crisi. Le dimensioni e gli aspetti delle sfide dell’economia iraniana sono ben oltre le aspettative. Di conseguenza gli approcci convenzionali non sono la risposta alla crisi attuale.”

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI)

31 Marzo 2020

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