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Iran-nucleare: Maryam Rajavi saluta la risoluzione dell’Agenzia Internazionale per Energia Atomica

Martedi 27 settembre 2005

ImageIl CNRI, 25 sett – Maryam Rajavi, presidente della repubblica eletta della Resistenza Iraniana commentando l’adozione da parte dell’AIEA della risoluzione sul programma nucleare del regime di Teheran ha dichiarato che la risoluzione rileva le dissimulazioni ripetute dei mullà e le violazioni permanenti del TNP( Trattato di Non Proliferazione), e che questi abusi sono  di competenza del Consiglio di sicurezza dell’ONU.Rajavi rileva: "Questo rappresenta una vittoria politica ed internazionale principale per il popolo iraniano e per la sua resistenza nella loro battaglia contro la dittatura terroristica e religiosa in Iran"

E aggiunge”  occorre congratularsi con il popolo iraniano e specialmente con i membri e i simpatizzanti del Consiglio Nazionale della Resistenza, per questa vittoria. La sig.ra Rajavi ha salutato i patriottici iraniani e i simpatizzanti della resistenza in Iran che ha corso dei grandi pericoli per fornire informazioni e dettagli sul progetto nucleare anti-patriottico e disastroso dei mullà, e che hanno permesso di impedire al regime di acquisire la bomba atomica. Maryam Rajavi ha affermato che la resistenza iraniana con la rivelazione del programma atomico di Teheran, all’inizio degli anni 1990, specialmente con la divulgazione dei progetti d’Arak e di Natanz nel corso dell’estate 2002, ha informato il mondo di questa minaccia alla pace mondiale,  e che non  lascia alcun dubbio sulle  disastrose intenzioni dei mullà. "l’assenza di una politica di fermezza riguardo alla dittatura religiosa ha fino ad oggi ritardato di tre anni l’esame della cartella atomica di Teheran da parte del Consiglio di sicurezza, e che ha  permesso ai mullà di avvicinarsi alla bomba atomica". Maryam Rajavi ha ricordato che "durante tutti questi anni, la resistenza iraniana ha insistito sul deferimento del programma nucleare di Teheran al Consiglio di sicurezza.”. Ora che la risoluzione dell’AIEA è stata adottata, dare qualsiasi nuova opportunità al regime nella speranza che cambi la sua politica nucleare, significa dare altri tempi al nemico dell’umanità. Porterebbe  contro la pace, la sicurezza internazionali e gli interessi supremi della nazione iraniana ".” "In nome del popolo iraniano e della sua resistenza, rilevo dunque la necessità di deferire con fermezza e immediatamente il programma  atomico del regime iraniano al Consiglio di sicurezza". La sig.ra Rajavi ha detto che imponendo ampie sanzioni, specialmente un embargo petrolifero, s’impediranno ai mullà di utilizzare la ricchezza nazionale e la tecnologia straniera contro il popolo iraniano, di acquisire armi atomiche e di  mettere in pericolo la pace nella regione e nel mondo. Il presidente eletto della resistenza iraniana ha notato che la politica d’accondiscendenza portata avanti in questi anni ha condotto all’inerzia riguardo alle violazioni dei diritti dell’uomo da parte della dittatura religiosa, della sua esportazione del terrorismo e dell’integralismo. Signora Maryam Rajavi concludendo il suo messaggio ha espresso la speranza che il Consiglio di sicurezza prenda in considerazione i crimini commessi da questo regime contro il popolo iraniano ed i suoi sforzi per esportare il terrorismo e l’integralismo, specialmente in Iraq, cosa che ha chiaramente messo in pericolo tutta la regione.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
 25 settembre 2005

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