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Iran: La sentenza del Giudice per la liberazione dei 36 residenti di Ashraf

Il governo iracheno su richiesta del regime iraniano impedisce la loro liberazione

ImageCNRI, 25 agosto – Il giudice della città di Khless ha emesso, il 24 agosto, la sentenza di liberazione dei 36 residenti di Ashraf.
La sentenza di liberazione è stata consegnata alla polizia il 24 agosto. L’agenzia Saut al-Iraq ha dato, il 24 agosto, la notizia della liberazione delle 36 persone rapite. Un’autorità della regione Dyala, il 25 agosto, ha dato la notizia che “36 membri dei Mojahedin del popolo arrestati un mese fa sono stati liberati”. In seguito alla sentenza del tribunale, confermata dalla magistratura di Khaless, i Mojahedin del popolo arrestati, dovevano essere immediatamente liberati. Ma la polizia dichiara che per la loro liberazione serve il consenso delle autorità superiori! I 36 Mojahedin del popolo sono in sciopero della fame da 29 giorni.

È evidente che l’ambasciata del regime iraniano a Baghdad e i pianificatori della vile aggressione ad Ashraf ostacolano la loro liberazione. Secondo informazioni la sentenza di liberazione è stata spedita, su ordine del governo, alla magistratura di Baghubah che ha prodotto ricorso alla sentenza per impedirne l’esecuzione.
Ora più di prima è chiaro che l’arresto di queste persone è avvenuto soltanto su richiesta del regime iraniano per attuare “l’accordo reciproco” di cui aveva parlato il 28 febbraio  Khamenei.
La Resistenza Iraniana s’appella all’Amministrazione degli Stati Uniti d’America, alla Forza multinazionale in Iraq, al Segretario generale dell’ONU, al Consiglio di Sicurezza, all’Alto commissariato dei diritti dell'uomo dell’ONU e  a tutte le organizzazioni di difesa dei diritti umani per salvare la vita di queste 36 persone rapite dagli aggressori iracheni, che non vengono liberati neanche dopo la sentenza del giudice.

La Resistenza Iraniana ammonisce che la presa in ostaggio di “persone protette” è un crimine contro l’umanità ed è perseguibile nei tribunali internazionali e chiede all’Ambasciata statunitense a Baghdad e al Comando delle forze americane di onorare gli impegni sottoscritti nei confronti di ogni singolo membro di Ashraf, tra cui i 36 rapiti, in quanto “persone protette” dalla IV Convenzione di Ginevra.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
25 agosto  2009

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