CNRI, 22 gennaio – La resistenza iraniana condanna fermamente l’invito di Saeed Jalili, il Segretario del Supremo Consiglio di Sicurezza Nazionale (SNSC) dei mullah, a tenere un discorso al Parlamento europeo e a possibili ulteriori colloqui con i funzionari UE e del Belgio. La Resistenza chiede anche la cancellazione di tutti gli incontri di questo tipo.
Stringendo le mani ad uno dei responsabili di un quarto di secolo di repressione, di tortura e di esecuzioni nei confronti del popolo iraniano, il responsabile anche della promozione della guerra e dell esportazione del terrorismo e del fondamentalismo nel resto del mondo, non significa nientaltro che tenersi lontano dai principi democratici di base.
Inviare Jalili a Bruxelles mentre è in corso la riunione dei 5 + 1 a Berlino è in linea con la stessa politica del temporeggiamento con la quale il regime dei mullah al potere in Iran cerca di ottenere il rinvio di una nuova risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite finalizzata allimposizione di ulteriori sanzioni.
La Resistenza iraniana chiede ancora una volta l’imposizione di sanzioni globali sul regime che comprendano: petrolio, armi, tecnologie, e sanzioni diplomatiche. La Resistenza ricorda anche il pericolo che comporta la corsa allarma nucleare di uno stato sponsor del terrorismo nel mondo che con la sua ingerenza in Iraq, Afghanistan, Libano ha già inghiottito l’intera regione in un inferno.
Segretariato del Consiglio nazionale della Resistenza iraniana
22 gennaio 2008