sabato, Luglio 27, 2024
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Iran: La politica misogina dei mullah conduce ad un aumento degli omicidi in serie di donne

ImageCNRI, 21 Aprile– Secondo quanto hanno riportato i mass media iraniani la scoperta dei corpi di tre giovani donne a Teheran porta a sei il numero di donne assassinate nella capitale la settimana scorsa. Le vittime non identificate, di età tra i 10 ed i 30 anni, sono state violentemente assassinate ed i loro corpi abbandonati nella parte sud di Teheran.

•  La Sig.ra Sarvnaz Chitsaz, presidente della commissione delle donne del CNRI, ha dichiarato che "l’aumento allarmante di crimini così orribili a Teheran ed in altre città di Iran è soprattutto il risultato delle misure misogine  del regime dei mullah, che hanno preparato il terreno ad omicidi in serie di donne e di ragazze." Gli assassini pensano di poter agire  con l’impunità. Durante gli omicidi in serie nella città di Kerman (nel centro dell’Iran), nei quali i membri  dello Hezbollah affiliato al regime, avevano selvaggiamente assassinato cinque giovani ragazze e donne. La Corte suprema dei mullah aveva liberato gli assassini  con questa sentenza: "gli imputati erano individui che non hanno ritenuto a torto che le vittime dovevano essere uccise." Secondo il "codice delle punizioni islamico", se la corte stabilisce che l’omicidio di una persona entri nel quadro della rappresaglia o è basata sulla convinzione che le vittime meritano di morire, l’assassino non può essere punito e non dovrà pagare Diyeh, o prezzo del sangue. Se il tribunale determina che le vittime non avrebbero dovuto essere uccise, l’omicidio sarà considerato come un errore ed un omicidio e l’assassino dovrà soltanto versare il prezzo del sangue.

Dopo gli omicidi in serie a Machad (nel Nord-est dell’Iran) nel 2001 dove 13 donne sono state uccise, l’omicida aveva affermato che era stato guidato dalla religione per purificare la società. Il portavoce della giustizia ha anche annunciato la settimana scorsa che un "mandato non è necessario per lottare contro mal Hejab(abbigliamento)". Sottolineando che la repressione e la discriminazione contro le donne costituiscono la base dell’ideologia, della legge e dell’azione del regime medioevale dei mullah, la signora Chitsaz ha dichiarato: "mentre gli assassini in serie di donne e di adolescenti sono liberati, molte donne attendono le loro esecuzioni per essersi difese contro i loro aggressori." La Sig.ra Chitsaz ha condannato questi crimini disumani commessi contro le donne ed ha chiamato tutti i difensori e le organizzazioni di difesa dei diritti umani di condannare queste atrocità.

• Commissione delle donne del Consiglio nazionale della resistenza iraniana
•  il 21 aprile 2006

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