La resistenza iraniana condanna il numero elevato desecuzioni in Iran
CNRI, 21 Aprile – I mass media ufficiali hanno riportato che ieri 15 prigionieri sono stati condannati a morte nella prigione di Gohardasht nella città di Karadj (all’ovest di Teheran) e confermate altre tre nel sud dellIran.
Nello stesso giorno, due prigionieri, Ali Asghar Nosrati e Saïd Taleipour, sono stati impiccati nella prigione di Gohardasht. Lo scorso mercoledì altri11 prigionieri sono stati impiccati ed altri cinque condannati a morte. In soli due giorni, il regime dei mullah ha impiccato 13 persone e ne ha condannate a morte altre 23.
Il presidente della commissione degli affari esteri del CNRI, Mohammad Mohadessine, ha scritto allalto commissariato per i diritti dell’uomo dell’ONU, Louise Arbour, per richiamare la sua attenzione sull’ondata brutale di esecuzioni in corso in Iran fin dall’arrivo della presidenza di Mahmoud Ahmadinejad. Con queste esecuzioni cercano di terrorizzare la popolazione, ha scritto Mohadessine. Presidente della Commissione esteri del Cnri ha chiesto alla signora Arbour di lanciare con la massima urgenza un’azione internazionale per impedire le esecuzioni in Iran. Ha aggiunto che il silenzio e l’inerzia della Comunità internazionale, in particolare l’assenza di relatore speciale sul deterioramento della situazione dei diritti umani in Iran daranno ai mullah il via libera a continuare ad uccidere e reprimere la popolazione iraniana in tutta impunità.
Segretariato del Consiglio nazionale della resistenza iraniana.
Il 21 aprile 2006