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Iran: La cooperazione di militari iracheni con gli agenti del regime iraniano contro il campo Ashraf

Nuovi progetti del regime iraniano per mantenere la fallita campagna di dispiegamento di agenti al cancello di Ashraf

ImageLa cooperazione di militari iracheni con gli agenti del regime iraniano viola i trattati internazionali e possono essere perseguite nei tribunali internazionali.

CNRI – Martedì 11 maggio, il Ministero di Intelligence e Sicurezza (MOIS) del regime iraniano e la Forza terrorista Qods hanno dispiegato nuovamente un gruppo di loro agenti dotati di elementi quali cartelli e  nuovi diffusori al cancello principale di Ashraf. Essi erano stati presi all’Ambasciata del regime iraniano a Baghdad per ricevere nuove istruzioni e briefing.

Al loro arrivo, i militari iracheni che si supponeva fossero lì presenti per proteggere i residenti di Ashraf hanno aperto il cancello e installato con l'aiuto degli agenti i nuovi cartelli segnaletici che sono stati inviati dal MOIS di Teheran al cancello di Ashraf da dentro il campo.
Video e foto mostrano i soldati iracheni che installano i cartelli che recano slogan provocatori e offensivi e le parole sono leggibili. Secondo le informazioni ottenute dall'interno del regime, gli agenti stanno per installare 10 nuovi altoparlanti sul posto e continuano con la loro tortura psicologica dei residenti utilizzando 27 altoparlanti.
Il regime sta entrando nel quarto mese di questa sporca campagna, mentre è estremamente deluso e arrabbiato di fronte alla ferma opposizione dei membri del PMOI e per l'indignazione che ha provocato tra le persone in Iran e in tutto il mondo. Nei loro incontri privati, le fonti all'interno del regime iraniano hanno sottolineato di non aver raggiunto nessuno dei loro obiettivi iniziali.
Le misure sistematiche di tortura e la guerra psicologica nei confronti dei residenti di Ashraf e la preparazione del terreno per il loro massacro sono evidenti violazioni delle convenzioni internazionali, la Quarta Convenzione di Ginevra e sono considerati crimini contro l'umanità. Pertanto, la Resistenza Iraniana avverte i dipendenti all'interno dell'ufficio del Primo Ministro iracheno e i militari che sono  rinviabili al procedimento penale nei tribunali internazionali per le loro attività.
La Corte Centrale di Spagna sta conducendo un'indagine nei confronti di funzionari iracheni in modo perseguirli loro per il loro coinvolgimento nella morte dei residenti di Ashraf, nel luglio 2009 e per la violazione della Quarta Convenzione di Ginevra.
La Resistenza Iraniana richiama inoltre l'attenzione del Segretario Generale delle Nazioni Unite, del Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per l'Iraq, gli ufficiali americani e comandanti militari per i crimini in corso contro i residenti di Ashraf e sollecita le Nazioni Unite ad assumersi la responsabilità della protezione di Ashraf e le forze degli Stati Uniti a garantirne la protezione dal momento che il PMOI è stato disarmato e che si è impegnato a fornire  protezione.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
12 maggio 2010

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