Emma Rowley
London Evening Standard, 2 Settembre 2009
Una donna in sciopero della fame da più di un mese davanti all'Ambasciata americana in Piazza Grosvenor ha avuto un infarto.
Farzaneh Dadkhan, 41 anni, è stata portata l'altra notte in un ospedale specializzato in problemi cardiaci, nel timore che il suo prolungato digiuto abbia innescato l'infarto.
è una delle 12 persone che oggi sono giunte al loro 37° giorno senza cibo, per chiedere un'azione urgente a livello internazionale in aiuto delle migliaia di dissidenti iraniani che vivono a Camp Ashraf. Circa 300 persone vivono nel campo, costruito vicino a Baghdad negli anni '80 come patria degli oppositori del regime iraniano.
Le forze di sicurezza irachene sono entrate nel campo per prenderne il controllo il 28 Luglio, causando alla fine 8 morti e centinaia di feriti secondo Amensty International.
Dadkhak, che vive a Londra, è stata portata all'Ospedale Universitario Lunedى notte dopo aver avvertito dolori al petto.
I medici le hanno fatto una flebo di liquidi, sale e zucchero. Azadeh Hosseini, portavoce dei dimostranti, ha detto: " Farzaneh si stava lamentando già da tempo di non sentirsi bene e quando l'hanno portata in ospedale hanno detto che poteva aver avuto un probabile infarto".
Nonostante le sue condizioni si attende che la donna iraniana, madre di due figli, ritorni a fare lo sciopero della fame davanti all'Ambasciata nonostante sia seriamente denutrita.
"è molto determinata", ha detto Hosseini.
"è stata in carcere molti anni in Iran e quindi sa che cosa potrebbe accadere alla popolazione di Camp Ashraf. Ha messo la sua salute- e vita- a rischio".