giovedì, Marzo 28, 2024
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Una conferenza al Senato italiano condanna le violazioni dei diritti umani in Iran

Una conferenza internazionale sui diritti umani al Senato italiano, condanna le violazioni dei diritti umani e la repressione del popolo iraniano per mano della dittatura religiosa

CNRI – La seconda conferenza internazionale dal titolo “Universalità dei Diritti Umani per la transizione verso lo Stato di Diritto e l’affermazione del Diritto alla Conoscenza”, si è tenuta lunedì 27 Luglio al Senato italiano, su iniziativa del Partito Radicale Nonviolento, in collaborazione con le due organizzazioni “Nessuno tocchi Caino” e “Non c’è Pace senza Giustizia”.

A questa conferenza, che si è tenuta nella Sala della commissione della Difesa del Senato italiano a Roma, hanno partecipato e tenuto i loro discorsi Benedetto della Vedova, Sottosegretario agli Affari Esteri italiano, Amb.Giulio Terzi, ex-Ministro degli Esteri italiano, Marco Pannella, leader storico del Partito Radicale e uno dei più illustri politici italiani, Sid Ahmed Ghozali, ex-Primo Ministro d’Algeria, Marou Amadou, Ministro della Giustizia nigeriano, Jamal Ali Jassim Buhassan, parlamentare del Bahrein , Najima Tay Tay, ex-Ministro dell’Istruzione del Marocco, On. Furio Colombo, Giornalista, scrittore, già deputato e Graham Watson, Presidente Alde Party, GB ecc……

 

A nome della Resistenza Iraniana ha preso parte alla conferenza una delegazione guidata da Shahin Gobadi.

Erano anche presenti numerosi ambasciatori e delegazioni diplomatiche a Roma, tra cui gli ambasciatori marocchino, bulgaro, israeliano , turco  e ungherese, nonché analisti internazionali e rappresentanti di gruppi di esperti e attivisti per i diritti umani.

Amb.Giulio Terzi, ex-Ministro degli Esteri italiano, si è soffermato sulla necessità di combattere l’interferenza in Medio Oriente del regime iraniano, precisando che negli ultimi giorni il leader supremo del regime, Ali Khamenei, ha ostinatamente riaffermato il ruolo di Tehran nella regione. Terzi ha condannato l’atteggiamento dell’Occidente che sta ignorando le massicce violazioni dei diritti umani in Iran, aggiungendo che Amnesty International ha parlato dell’orribile situazione dei diritti umani in Iran e delle innumerevoli esecuzioni avvenute recentemente in Iran. Anche i rapporti del Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon hanno espresso allarme per l’alto numero di esecuzioni in Iran, “Allora perché l’Occidente resta in silenzio?”, ha chiesto.

Terzi ha anche sottolineato che gli interessi economici hanno portato l’Occidente a chiudere gli occhi di fronte alle violazioni dei diritti umani in Iran e alla massiccia ingerenza di questo regime nella regione e si è detto allarmato da questa ignoranza.

Il senatore italiano Luigi Compagna, un altro oratore alla conferenza, ha ricordato la sua partecipazione alla manifestazione annuale della Resistenza Iraniana del 13 Giugno a Parigi e ha detto: “Poche settimane fa ho partecipato al meeting della Resistenza Iraniana a Parigi insieme ad Antonio Stango e a Giulio Terzi. C’era una folla enorme in rappresentanza del popolo iraniano. Era un microcosmo del futuro Iran senza i mullah.

Il sen. Compagna ha poi menzionato l’escalation delle esecuzioni in Iran con il governo dei mullah ed ha condannato le massicce violazioni dei diritti umani della dittatura dei mullah, esprimendo la sua solidarietà alla lotta per la libertà del popolo iraniano.

Jamal Ali Jassim Buhassan, membro del Parlamento del Bahrein, ha affermato che anche le restrizioni e le pressioni imposte ai membri del principale gruppo di opposizione iraniano, il PMOI (MEK), che risiedono a Camp Liberty in Iraq, da parte dei complici e di elementi del regime iraniano in Iraq rappresenta un caso di violazione dei diritti umani da parte di questo regime. Buhassan si è poi concentrato sul vasto intervento del regime iraniano nella regione dicendo: “Il popolo iraniano e quello arabo hanno un nemico comune: il regime iraniano. Questa crisi di settarismo è apparsa nella regione solo dopo l’ascesa al potere di Khomeini nel 1979”.

Il parlamentare del Bahrein ha sottolineato che alla radice dei problemi nella regione c’è il regime teocratico e i suoi interventi nella regione.

Anche il Primo Ministro Sid Ahmed Ghozali e Antonio Stango, Presidente del Comitato Italiano Helsinki per i Diritti Umani, hanno condannato la massiccia violazione dei diritti umani in Iran e l’ingerenza del regime iraniano nella regione.

Shahin Gobadi, membro del Comitato Affari Esteri del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, ha spiegato le ragioni del ritiro del regime dai suoi progetti sulle armi nucleari ed ha poi fornito delle statistiche sulla situazione dei diritti umani in Iran nei due anni di presidenza di Rouhani, con oltre 1800 esecuzioni. Il rappresentante del CNRI ha anche affermato che la situazione dei diritti umani in Iran si sta aggravando velocemente, con il regime che non trova altra soluzione se non inasprire la repressione di fronte alle proteste e alle sollevazioni popolari.

Gobadi ha precisato che, in mancanza di prese di posizione pubbliche da parte dei politici europei riguardo alle enormi violazioni dei diritti umani in Iran, come parte integrante dei loro viaggi a Tehran, i mullah si sentiranno incoraggiati a proseguire la loro repressione del popolo iraniano.

Il rappresentante della Resistenza Iraniana ha concluso il suo intervento ricordando il gran raduno della Resistenza Iraniana del 13 Giugno a Parigi dicendo: “Il popolo iraniano ha manifestato la sua volontà di un cambio di regime come l’unica soluzione praticabile per salvare la regione dalla sua attuale situazione”.

 

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