Massacro ed esecuzione di massa ad Ashraf – No 84
Oggi, lo sciopero della fame dei residenti di Camp Liberty e degli iraniani a Ginevra, Berlino, Londra, Ottawa e Melbourne, è entrato nel 60° giorno. La giornata di domani segnerà l’inizio del terzo mese di sciopero della fame. Il rilascio dei sette residenti di Ashraf presi in ostaggio il 1° Settembre dalle forze irachene, è la principale richiesta dei dimostranti.Uno dei medici di Camp Liberty, che controlla le condizioni di salute dei dimostranti ogni giorno, in una lettera all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha scritto:
“La maggior parte degli uomini e delle donne in sciopero della fame ha perso il 20% del suo peso… Soffrono di insonnia, mal di testa, vertigini, calo della vista e dell’udito, di dolori muscolari e osteoarticolari diffusi, nonché di mancanza di concentrazione.
Posso citare diversi casi…., stanno rischiando seriamene la vita. E ciò vale in particolar modo per le donne in sciopero della fame.” Il medico ha anche avvertito che i residenti di Liberty sono sull’orlo di una enorme catastrofe umanitaria, che si sta consumando di fronte agli occhi della comunità internazionale. “È necessario quindi che lei intraprenda un’azione immediata per impedire questa catastrofe.”
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
30 Ottobre 2013