Raduno Nowruz US-NCRI – Washington, aprile 2025
L’ufficio di Washington del National Council of Resistance of Iran (Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran – CNRI) ha ospitato un incontro di Nowruz al quale hanno partecipato importanti personaggi politici americani e sostenitori della Resistenza iraniana. L’evento mirava a dimostrare solidarietà con la lotta del popolo iraniano per la libertà e la democrazia e a sostenere il piano in dieci punti di Maryam Rajavi per un Iran libero e laico.
Tra i relatori principali sono intervenuti il sindaco Rudy Giuliani, il senatore Robert Torricelli e l’ambasciatore Robert Joseph, i quali hanno espresso un forte sostegno alla resistenza iraniana e indicato la necessità di un cambio di regime in Iran.
Rudy Giuliani, ex sindaco di New York City, ha affermato che una pace duratura in Medio Oriente non sarà possibile finché il regime clericale iraniano e il suo apparato di terrore non siano smantellati. Ha criticato le precedenti amministrazioni statunitensi per avere restituito fondi confiscati al regime iraniano, sostenendo che il denaro doveva essere dato a un governo libero invece che restituito a una terribile dittatura. Giuliani ha elogiato la leadership di Maryam Rajavi e ha affermato il suo incrollabile sostegno alla lotta del CNRI contro il regime.
Giuliani ha anche pronunciato commenti taglienti contro la dittatura di Pahlavi, definendo Reza Pahlavi un simbolo di “declino genetico” e descrivendo suo padre come “un pazzo, un codardo e un ladro” che ha governato con brutalità, tortura e corruzione. Ha ricordato che il popolo iraniano aveva già rifiutato la monarchia attraverso la sua rivoluzione e che qualsiasi tentativo di farla rivivere sarebbe stato inutile.
Il senatore Robert Torricelli ha evidenziato la coalizione senza precedenti di democratici, repubblicani, liberali e conservatori che si sono uniti nel corso degli anni a sostegno di Maryam Rajavi e del CNRI. Ha reso omaggio ai giovani iraniani che continuano a combattere per la liberazione della loro patria e ha elogiato il CNRI per avere fornito la struttura organizzativa e le risorse necessarie per ottenere un cambio di regime. Torricelli ha affermato che la storia dimostra che la giustizia prevarrà e che la caduta del regime è inevitabile.
Il senatore Torricelli ha anche criticato i sostenitori del ripristino della monarchia in Iran, definendoli fuori dal mondo rispetto alle aspirazioni del popolo iraniano. Ha affermato che le stesse forze di repressione che avevano cacciato lo scià avrebbero continuato a respingere qualsiasi tentativo di imporre un altro regime autoritario, sia clericale che monarchico.
L’ambasciatore Robert Joseph, ex sottosegretario di Stato degli Stati Uniti, ha osservato che il regime clericale è ora più debole e isolato che mai, a livello sia nazionale che internazionale, e che la brutalità del regime è un segno della sua disperazione, poiché tenta di mantenere il controllo attraverso la repressione e le esecuzioni. Joseph ha affermato che la comunità internazionale deve riconoscere il diritto del popolo iraniano a rovesciare i propri oppressori, come fecero gli americani oltre 250 anni fa. Ha anche chiesto la massima pressione sul regime, sia politicamente che economicamente, e ha condannato qualsiasi tentativo di condiscendenza.
L’ambasciatore Joseph ha affermato che qualsiasi tentativo di far rivivere la monarchia dei Pahlavi sarebbe un tradimento della lotta del popolo iraniano per la vera libertà e democrazia. Ha messo in guardia contro gli “utili idioti” che tacciono sui crimini della dittatura dei Pahlavi per indebolire gli sforzi del CNRI.
Joseph ha elogiato il CNRI e Maryam Rajavi per la loro leadership incrollabile e ha esortato i giovani dell’Iran a seguirne l’esempio. Ha concluso il suo discorso con le famose parole di Winston Churchill: “Non arrendetevi mai, mai, mai”, esortando il pubblico a continuare a combattere fino al raggiungimento della vittoria.
L’evento si è concluso con un forte appello a continuare a esercitare pressioni sul regime iraniano, a riconoscere il CNRI come opposizione legittima e a sostenere incondizionatamente la lotta del popolo iraniano per la libertà e la democrazia.