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Più di 270 parlamentari europei denunciano le violazioni dei diritti umani in Iran 

CNRI – Oltre 270 membri del Parlamento Europeo hanno firmato una dichiarazione congiunta sull’Iran, chiedendo all’Unione Europea di “condizionare” le sue relazioni con Tehran al miglioramento dei diritti umani.

I parlamentari europei, provenienti da tutti i 28 stati membri dell’UE e da tutti i gruppi politici presenti in Parlamento, sono preoccupati per l’aumento del numero delle esecuzioni in Iran dopo che Hassan Rouhani ha assunto la carica di presidente tre anni fa. 

Quello che segue è il testo della dichiarazione rilasciata martedì dall’ufficio di Gérard Deprez, parlamentare europeo e Presidente del gruppo Friends of a Free Iran al Parlamento Europeo:

Bruxelles – 14 Giugno 2016

I parlamentari europei chiedono all’UE di condizionare le relazioni con l’Iran alla fine delle esecuzioni

Oltre 270 membri del Parlamento Europeo hanno firmato una dichiarazione congiunta sull’Iran, chiedendo all’Unione Europea di “condizionare” le sue relazioni con Tehran al miglioramento dei diritti umani.

I parlamentari europei, provenienti da tutti i 28 stati membri dell’UE e da tutti i gruppi politici presenti in Parlamento, sono preoccupati per l’aumento del numero delle esecuzioni in Iran dopo che il cosiddetto “moderato” Hassan Rouhani ha assunto la carica di presidente tre anni fa.

Secondo Amnesty International quasi 1000 persone sono state impiccate in Iran nel 2015 e ha definito questo tasso di esecuzioni “un’immagine orribile di una macchina per omicidi premeditati di stato”.

L’Iran ha attualmente il più alto numero di esecuzioni pro-capite del mondo. È anche il principale boia di minorenni del mondo.

Le misure repressive contro le donne e le minoranze religiose hanno continuato a crescere.

Nonostante le grandi speranze che l’accordo sul nucleare con l’Iran avrebbe portato dei miglioramenti nei diritti umani, la situazione è peggiorata giorno dopo giorno.

L’Inviato Speciale dell’ONU sull’Iran recentemente ha annunciato che il tasso di impiccagioni è il più alto degli ultimi 27 anni.

Le recenti elezioni parlamentari sono state una farsa. L’opposizione è stata bandita. Migliaia di candidati sono stati selezionati dal “Consiglio dei Guardiani” per ordine dell’ayatollah Khamenei. Quelli a cui è stato permesso di candidarsi erano i più leali allo stato e molti sono responsabili di violazioni dei diritti umani.

Il sostegno dell’Iran al dittatore siriano Bashar Assad, responsabile del massacro di mezzo milione di persone del suo stesso popolo, che ha aperto la via all’espansione del cosiddetto “Stato Islamico” o Daesh, è anch’esso fonte di grave preoccupazione per i parlamentari europei.

Parlando da Bruxelles Gérard Deprez, Presidente del gruppo Friends of a Free Iran al Parlamento Europeo ha detto: “E’ una grossa contraddizione che noi nell’UE siamo così orgogliosi che tutti i 28 stati membri abbiano abbandonato la pena di morte, ma che sembriamo non avere nessun problema a fare affari con lo stato che è il primo boia del mondo. Se l’UE non insisterà pubblicamente e seriamente per un miglioramento dei diritti umani, questo sarà un danno enorme per la nostra credibilità”.

Tra i firmatari della dichiarazione ci sono 6 vice-presidenti del Parlamento, diversi presidenti di commissione, capi di delegazione e alcuni vice-presidenti di gruppi politici.

Nella dichiarazione si chiede all’Unione Europea e agli stati membri dell’UE “di condizionare qualunque ulteriore relazione con l’Iran ad un vero progresso nei diritti umani e alla fine delle esecuzioni”.

Ufficio di Gérard Deprez, MPE

Ministro di Stato, Belgio

Vice-Presidente del partito MR

Presidente di Friends of a Free Iran al Parlamento Europeo

Parlamento Europeo – Bruxelles

ASP 9G210 / WIC M02074

 

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