giovedì, Marzo 28, 2024
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Parlamentari e politici italiani condannano l’attacco delle forze irachene contro campo Ashraf e chiedono l’intervento del governo italiano per impedire un nuovo genocidio

Mercoledì 20 aprile ha avuto luogo una conferenza stampa nella Sala Mappamondo della Camera dei deputati sui tragici fatti avvenuti l’8 aprile nel Campo Ashraf in Iraq dove sono stati uccisi 35 oppositori del regime iraniano e 350 versano in gravi condizioni.
Era presente Abolghasem Rezaii, segretario del Consiglio nazionale della resistenza iraniana, che ha mostrato importanti documenti sottratti all’interno del regime iraniano. I documenti svelavano la natura violenta dell’attacco e l’intenzione di eliminare militarmente gli inermi residenti del Campo Ashraf. Rezaii ha rivelato inoltre l’intenzione di al-Maliki di essere il braccio armato del regime iraniano nell’attaccare il Campo Ashraf e combinare un nuovo genocidio. Alla conferenza hanno partecipato numerosi parlamentari tra cui l’on. Carlo Ciccioli del PDL, nonché presidente del Comitato italiano di parlamentari e cittadini per l’Iran libero, che ha ribadito il dovere di rompere il silenzio stampa su questi fatti drammatici. Il coopresidente del Comitato l’on. Elizabetta Zampatrutti del Partito Radicale e del gruppo PD ha detto che il genocidio ad Ashraf non è soltanto una violazione palese dei diritti dei residenti di Ashraf ma è anche calpestare il più basilari valori di noi occidentali.
Gli onorevoli Ciccioli e Zamparutti hanno inviato una lettera aperta al ministro degli Esteri italiano Franco Frattini in cui si chiede l’intervento del governo italiano per impedire il proseguo dell’aggressione delle forze irachene al Campo Ashraf.
Presente anche la consigliera della regione Lazio, Isabella Rauti, che ha parlato della formazione di un intergruppo nella regione per diffendere i diritti umani in Iran. Per la Rauti ora, dopo il genocidio avvenuto ad Ashraf, l’intergruppo si darà il compito di condannare fortemente l’episodio e sostenere i residenti di Ashraf e si occuperà di allacciare rapporti con il CNRI(Consiglio nazionale della Resistenza Iraniana).
 È intervenuto l’on.Alessandro Pagano, vice presidente della Commissione Finanza, che ha ricordato che la materia dei diritti umani in Iran appartiene a tutti noi, così come i martiri di Ashraf, che tutti dobbiamo celebrare. L’on. Pagano ha ricordato che lui insieme ad altri 12 deputati hanno lanciato un appello al ministro Frattini ed hanno chiesto l’intervento del governo italiano e poiché non si possono dimenticare i martiri di Ashraf.
Anche l’on. Aurelio Misiti dell’Idv ha detto che il sangue dei martiri di Ashraf pesa sulla nostra coscienza e gli Stati Uniti d’America devono onorare i loro impegni e devono depennare il nome dei Mojahedin del popolo dalla lista dei gruppi terroristici.
 L’on. Souad Sbai ha portato la sua testimonianza che proprio durante il suo intervento in parlamento era in corso l’attacco ad Ashraf. L’on. Sbai ha detto che bisogna incriminare Ahmdinejad per aver commesso un crimine contro l’umanità e ha aggiunto di non capire come molti dittatori nel Medio Oriente cadono ma, contro il peggiore che è al potere in Iran, in Occidente nessuno fa niente.
 L’on. Massimo Vannucci del PD, che portato la solidarietà di tutto il suo partito, ed ha auspicato che in occasione del l50° anniversario della fondazione d’Italia sia anche l’anno della liberazione dell’Iran.
 L’on. Roberto Rao (UDC)  intervenendo ha detto che ciò che s’è visto del filmato è davvero scioccante e non si può chiudere gli occhi su questo dramma pensando ai propri interessi. L’on. Rao ha ribadito che i residenti di Ashraf hanno consegnato le loro armi in cambio della protezione e gli Stati Uniti gli hanno dato la loro parola e ora la devono onorare.
 L’on Savino Pezzotta ha detto che il regime iraniano, tra i più pericolosi dei regimi, è veramente un pericolo per tutto noi ed ha aggiunto che noi abbiamo il dovere di reagire di fronte alla tragedia accaduta ad Ashraf.
 Il Sindaco Domenico Corte ha parlato in rappresentanza di 1500 sindaci italiani che hanno aderito alla campagna di sostegno dei residenti di Ashraf. Il Sindaco una settimana prima aveva consegnato a Parigi i volumi dei documenti firmati dai sindaci italiani alla signora Maryam Rajavi presidente eletta del CNRI. Nel documento dei sindaci si riporta la richiesta al Consiglio di Sicurezza dell’ONU e all’Amministrazione statunitense di intervenire e impedire il genocidio in atto ad Ashraf.
 L’on. Carolo Ciccioli ha concluso la conferenza leggendo l’adesione dell’on. Fiamma Nirenstein e ha chiesto ai mass media maggiore sensibilità verso i diritti dei rifugiati iraniani residenti nel Campo Ashraf.
I relatori hanno chiesto :

1.     L’assunzione della tutela del Campo Ashraf da parte delle Nazioni Unite e lo stabilimento di una squadra permanente di osservatori dell’ONU nel Campo, con il sostegno effettivo degli Stati Uniti d’America e dell’Unione Europea;
2.     Il completo abbandono delle forze repressive irachene del Campo Ashraf e l’abolizione integrale delle sanzioni contro i residenti e dell’assedio, che dura da 28 mesi;
3.     La nomina di un relatore speciale del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per indagare sui fatti dell’8 aprile e il deferimento a tribunali internazionali dei responsabili dei crimini.

 

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