CNRI – Due alti ufficiali americani son stati interrogati giovedi 18 novembre durante una seduta di audizione nella commissione esteri del congresso USA sulla situazione di Camp Asharaf, vicino Bagdad, dove vivono circa 3400 dissidenti politici iraniani e rifugiati, membri del principale partito di opposizione, PMOI/MEK.
L’assistente del Segretario di Stato americano per gli affari del Vicino Oriente, Jeffrey Feltman, e il deputato della difesa. Collin Kahl, hanno parlato di fronte alla commisione per gli Affari Esteri il18 novembre in merito al ruolo americano in Iraq durante il periodo di transizione.
Un importante membro repubblicano della commissione, Ileana Ros- Lehtinen, e un certo numero di altri membri hanno chiesto ai due ufficiali delle violazioni dei diritti commesse dal governo iracheno contro i residenti di Ashraf, comprese le restrizioni all’accesso delle cure mediche, alle torture psicologiche e alle altre restrizioni e pressioni imposte da Baghdad su ordine del regime iraniano.
I membri della commissione hanno chiesto misure immediate da parte del governo americano per porre fine alle ingiuste restrizioni contro il campo.
Un certo numero di membri della commissione ha anche sottolineato l’ingerenza del regime iraniano in Iraq e ha evidenziato l’imperativo di quantificare le pressioni del regime contro i suoi oppositori ad Ashraf.
Nelle sue affermazioni, La repubblicana Ros- Lehtinen ha chiesto a Washnington di assicurare la protezione dei residenti. L’attuale presidente della commissione, Howard Berman, ha sostenuto dalla richiesta di protezione dei residenti di Ashraf da parte di Ros Lehtinen.
Di seguito è ripostato un estratto della trascrizione dell’audizione della Commissione per gli Affari Esteri del 1 Novenbre:
Rep. Ros Lehtinen:
“… Presidente, vorrei esprimere la mia preoccupazione riguardo alla situazione dei residenti di Camp Ashraf. Presidente, lo scorso anno io e lei stabilimmo un accordo sollecitando il governo iracheno ad assicurare la protezione di coloro che vivevano a Camp Ashraf. Tuttavia, i rapporti indicano che le cure mediche, compresi i trattamenti vitali per i malati di cancro, vengono ancora negati ai residenti di Asharaf.
E, Segretario Feldman, vorrei sollecitare il dipartimento di Stato a intervenire in maniera più incisiva affinché la protezione umanitaria, che è riservata ai residenti di Asharaf e che è stata a loro promessa, venga attuata.
Pres. Berman:
grazie molte Miss Ros-Lethinen. …vorrei sottolineare che non ci siamo dimenticati di tutte le misure adottate dal governo Iracheno nei confronti di Camp Asharaf.
Mr Rohrabacher, dalla California, è stato autorizzato a parlare per un minuto.
Rep. Rohrabacher:
grazie molte del suo intervento. Avrei voluto ascoltare l’intera audizione ma per motivi di lavoro ho soltanto un’ora da adesso.
Presidente, vorrei solamente farle notare che dal momento in cui entriamo in questa fase in cui le truppe americane si stanno ritirando, non possiamo allontanare queste persone che sono nostri amici, se non significano nulla per noi.
E queste persone che sono attualmente alleate con noi nella guerra contro il findamentalismo islamico, in particolare contro il regime dei mullah in Iran, possono non sostenerci per sempre.
Potremmo essere messi in una situazione non molto pericolosa. Ho parlato in modo specifico di Camp Ashraf. Queste sono persone protette. Noi non dovremmo placare o permette che gli iracheni costruiscano una sorta di relazione cordiale con la dittatura dei mullah in Iran sacrificando il desiderio di libertà di queste persone.
Mr. Khal:
“… Sono d’accordo con te e con il Presidente al 100 percento sul fatto che il governo iracheno debba proteggere i diritti umani dei residenti di Camp Ashraf . C’è qualche cosa che stiamo monitorando molto da vicino e non solo noi. Si tratta di uno sforzo a livello internazionale. Le N.U e altri sono anche coinvolti nell’incoraggiare il governo iracheno ad essere all’altezza della commissione.
Camp Ashraf necessita di cibo, cure mediche e carburante. Esistono molte provocazioni tra gli iracheni e i residenti che non sono molto assititi. Abbiamo detto a tutti di diminuire la retorica perchè questa potrebbe portarci a sbagliare e andare fuori controllo. Quando ci sono stati incidenti che ci sono stati riportati, siamo stati coinvolti con la commissione e il governo iracheno e ritengo che il nostro coinvolgimento abbia avuto un qualche successo nella mente degli iracheni, per quanto riguarda i loro obblighi per la legge militare in modo da provvedere ai diritti umani dei residenti di Camp Ashraf.
Per questo sono d’accordo con lei. Siamo orgogliosi di avere dei partner internazionali coinvolti in questo.
Rep. Ros-Letinen:
Grazie.
Ora lascio cinque minuti a Mr. Poe, dal Texas.
Rep. Poe:
Grazie, Presidente.
Grazie ad entrambi per essere qui.
Voglio ora concentrarmi, per prima cosa, su Camp Ashraf e sulla situazione come è attualmente e quello che è avvenuto. Sono personalmente molto preoccupata per i residenti di Camp Ashraf , le 4 mila persone che ci vivono.
Ci sono molte fotografie fatte dai residenti del campo. E la loro preoccupazione riguarda i 112 autoparlanti che si trovano in tutto il campo che diffondono a tutto volume e a tutte le ore del giorno e della notte , commenti come: “ Stiamo per mettere Asharf a fuoco. Ahmadinejad è un grande presidente e tutti lo devono seguire. Presto vedrete come gli iracheni attacheranno e distruggeranno questo campo, e noi impiccheremo tutti voi”.
Mi sembra che questa sia una tortura psicologica, un tormento, o come lo vogliate chiamare , nei confronti dei residenti. Prima di tutto, non sono sicura di chi lo stia facendo. Sono gli iraniani con il permesso degli iracheni? Sono gli iracheni? O sono entrambi? Qualcuno lo può sapere?
Segretario Feltaman?
Mr Feltaman:
I residenti di Camp Ashraf e le loro famiglie ci hanno sicuramente parlato di questo. Siamo consapevoli di questo.
Rep. Poe:
Quale è la sua opinione in merito? Pensa che sia questo il modo in cui dobbiamo trattare la gente di Camp Ashraf?
Mr. Feltaman:
Priama di tutto bisogna dire che C.A è sotto la sovranità degli iracheni. E questo è un fatto. Dobbiamo accettare il fatto che gli iracheni..
Rep Poe:
Lo capisco, ma pensa che siano gli iraniani o gli iracheni a compiere ciò?
Mr. Feltaman:
Non so chi sia..Non so chi sia a mettere quegli autoparlanti a tutto volume, ma gli iracheni si sono impegnati a non deportarli in un paese dove possano essere torturati per le idee politiche, dove possano essere arrestati o detenuti per le proprie opionioni.
E questo è un impegno che gli iracheni si sono assunti con noi. Fa parte di un accordo internazionale.
Rep.Poe:
Mi scusi, ho ancora poco tempo. Pensa che ci sia un accordo che loro stanno per attuare’ o che si spera mettano in atto?
Mr. Feltaman:
Stiamo controllando questo sempre..
Rep. Poe:
So da dove vengono. So che sono iraniani..
Pensate che mettere 112 autoparlanti che funzionano giorno e notte , facendo ogni tipo di propaganda contro i residenti di Camp Ashraf sia una preoccupazione degli Stati Uniti?
O dovremmo dimenticarcene, perchè non è un nostro problema?
Mr Feltman:
No, penso che tutti questi tipi di provocazione debbano tutti essere fermati, perchè non possiamo sapere quando tutto ciò sfuggirà dal controllo. Non si può sapere quando tutto ciò sfocerà in violenza.
Rep. Poe:
Esatto! Avete presente, come rappresentante degli Satati Uniti, che l’influenza iraniana riguarda anche l’Iraq?
Mr. Feltman:
Certamente. Siamo coscienti dell’influenza iranaina in tutta la regione. Sono l’assistente alla segreteria del NEA. Vediamo il comportamento negativo dell’Iran in diversi contesti.
Rep. Sheila Jackson Lee:
… Lasciatemi esprimere il mio pregiudizio. Siamo entrati in Iraq cercando armi di distruzione di massa e tutto quello che abbiamo fatto è stato portare distruzione.
Non sono un fan dell’attuale governo . Non sono un fan di al-Maliki, Sciiti e di al- Dawa, che è sunnita, il cui nome probabilmente non ho nemmeno procunciato correttamente. Ma lo riconosco quando lo vedo.
Abbiamo troppe truppe in quel posto, ma non penso che gli Stati Uniti debbano abbandonare le proprie responsabilità in merito ai diritti umani.
Lasciatemi fare una domanda sui residenti del campo.
Mi dite quale atto umanitario lascia le persone morire perchè non possono accedere alle cure mediche? Elham, Mehdi, hanno sofferto entrambi per i cancro, ed è stata loro negata l’opportunità di curarsi e di ricevere un’operazione.
E non possono nemmeno andare in un ospedale. Dove sono finiti i diritti umani? Continuiamo a mandare investimenti in Iraq -e lasciatemi essere estremamente chiari sul punto- spero avremo un sentieri di opportunità economica.
Spero ci sia l’opportunità di commerciare negli USA. Dopo questo, guardiamo all’enorme scia di sangue che abbiamo lasciato in questo luogo.
Non hanno seguito la via americana. Non hanno il sistema pubblico sanitario.
Ma a modo loro, non possono trattare le persone in modo umano, se non possono formare un governo in meno di 100 anni, che sembra essere, anche se non stabile e anche se non siamo d’accordo con loro, migliore di dove abbiamo fallito noi.
E continuiamo a dire che siamo una nazione sovrana, ma sovrana di cosa? Loro non sono una nazione sovrana. Sono un governo collassato.
Non c’è nulla di positivo, oltre che la nuova ambasciata e il duro lavoro del Dipartimento di Stato i cui membri rischiano la vita ogni giorno.
Grazie a loro per il servizio che svolgono. Ma, Mr. Feltman, non posso lasciarla andare via da qui senza che mi dica che cosa state facendo nel nostro Dipartimento di Stato per la situazione di Camp Ashraf.
Vengo qui ogni volta che c’è un’audizione e si dicono sempre le stesse cose. E l’unica cosa che capisco è che i soldati iracheni sono gli unici che hanno terrorizzato questa popolazione.
Se ora prova che sono cinque, si dirà qualche cosa di nuovo. Posso chiederle qualche minuti in più?
Almeno il tempo di ricevere risposta.
Berman:
Certo. Posso chiedere a tutti un altro minuto’?
Lee:
Grazie. Vorrei che intervenisse il Dipartimento di Stato. Grazie.
Mr. Feltaman:
Abbiamo guardato tutti i casi evidenziati.
Io, in qualità di Jeff Feltman, non ho familiarità con i singoli casi sollevati. Ma voglio dirvi che tutte le volte che sono andato in Iraq, e ci sono andato regolarmente una settimana al mese per molto tempo, ho sempre incontrato il ministro dei diritti umani.
E l’ho incontrato perchè sono sensibile e attento agli stessi valori che lei ha prima descritto e perchè fa parte della nostra politica il promuovere gli standard universali per la protezione dei diritti umani.
è una parte fondamentale del nostro dialogo rimanere in contatto con il ministro dei diritti umani .
E abbiamo ovviamente parlato anche di Camp Ashraf. Abbiamo parlato del carcere.
Rep. Lee:
Che cosa dobbiamo fare?
Dobbiamo andare a C.A.
Non possiamo fidarci del direttore dei diritti umani perchè non dice la verità. Che cosa possiamo fare quindi? Gli Stati Uniti?
Mr. Feltman:
Penso che la ministra per i diritti umani, che è una donna, stiamo lavorando molto bene attualmente insieme a noi su alcuni degli accordi sul campo.
E penso anche che sia un ottimo avvocato.
Rep. Lee:
Ho bisogno di un rapporto scritto, perchè il tempo è finito, un rapporto non su questi casi, ma sulle condizioni del campo e su ciò che gli Stati Uniti e la ministra dei diritti umani stanno facendo attualmente per fermare la tortura di queste persone a Camp Ashraf.
Per ora la ministra non sta facendo nulla. E con questo concludo. Grazie.