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Maryam Rajavi: Un leader

Da leggere Febbraio 2015 – L’opinione della politica mondiale ritiene per certo che il governo iraniano è l’unico responsabile del terrorismo internazionale capace anche di creare la situazione disastrosa attuale contro la pace mondiale.

Contro il fondamentalismo serve un vero leader che da anni combatte il terrorismo di matrice iraniana. Lo scenario politico internazione non conosce altro che Maryam Rajavi, come leader capace di portare avanti questo delicato compito.   

Lunedì 26 Gennaio in una conferenza al Consiglio d’Europa dal titolo “La crisi del terrorismo e del fondamentalismo: cause, soluzioni, ruolo della dittatura religiosa in Iran”, Maryam Rajavi, Presidente eletta della Resistenza Iraniana, ha definito la cacciata del regime iraniano da Iraq e Siria, il passo prioritario per vincere la lotta contro il fondamentalismo ed ha sottolineato la necessità di aiutare il popolo siriano a rovesciare Bashar Assad. Ha ammonito: “Il massacro di centinaia di migliaia di persone in Siria e Iraq non sarà limitato a questi paesi e le fiamme di questa guerra si propagheranno nell’intera regione, raggiungendo anche il cuore dell’Europa”.

La conferenza si è tenuta su invito dei comitati parlamentari britannico, svizzero e finlandese, in concomitanza con il meeting ufficiale del Consiglio d’Europa nella sua sede di Strasburgo.  Maryam Rajavi ha espresso il suo sdegno per crimini come il massacro di giornalisti e di gente indifesa in Francia, dichiarando che lo spirito di quell’atto proviene dal governo iraniano. 

Inoltre Rajavi ha sottolineato la necessità di eliminare il regime iraniano, la forza Qods e le cosiddette “milizie sciite” dall’Iraq. Ha ricordato che se non si sradica il regime iraniano e le sue milizie dall’Iraq, anche se la guerra contro l’ISIS indebolirà questo gruppo in Iraq, questo fenomeno si diffonderà a livello internazionale.

In un’altra parte del suo discorso Rajavi ha affermato che la debolezza dimostrata dall’Occidente nei confronti del programma sulle armi nucleari del regime iraniano, il coinvolgimento di questo regime nella coalizione internazionale contro l’ISIS o il suo compiacimento dimostrato in qualche modo in Iraq e Siria, sono tutti elementi che potrebbero minare la strategia di lotta al fondamentalismo e che darebbero a questo regime lo spazio di operare e di attaccare devastando le altre nazioni della regione nel  fuoco e nel sangue.

Rajavi ha detto che la storia che il fondamentalismo sunnita sia più pericoloso di quello sciita e che il primo dovrebbe essere combattuto con l’aiuto di quest’ultimo, è una teoria pericolosa creata per indurre ad ignorare il dominio distruttivo del regime teocratico nella regione. Questa parte della storia sostiene una politica grazie alla quale alcuni politici americani e occidentali hanno spinto il mondo verso l’attuale disastro. Ed ha avvertito: “Accondiscendere all’ingerenza del regime in Iraq con la scusa di combattere l’ISIS, è centinaia di volte più pericoloso della bomba atomica, è il preludio ad una immane catastrofe ed equivale a cadere dalla padella nella brace”.

Dr. Jamshid Ashough

 

 

 

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