giovedì, Marzo 28, 2024
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Le lobby iraniane entrano in azione per un regime debole

CNRI – Vista la prospettiva di una riscrittura della politica estera americana nei confronti dell’Iran, dopo la vittoria alle elezioni presidenziali di Donald Trump, le lobby iraniane a  Washington hanno dovuto mettersi al lavoro riferisce l’Independent Journal Review (IJR).

Trita Parsi, fondatore del gruppo lobbistico National Iranian American Council (NIAC) e critico “caustico” di Trump, scrivendo su Foreign Policy, ha affermato che gli Stati Uniti non possono modificare unilateralmente l’accordo sul nucleare con l’Iran che ha rimosso alcune sanzioni contro il regime. Questo è falso.

Parsi ha anche affermato che l’insoddisfazione sull’accordo potrebbe portare alla sconfitta di Hassan Rouhani alle prossime elezioni presidenziali. E questo sarà un bene visto il suo curriculum sui diritti umani.

In ogni caso, come dice IJR, Rouhani non si occupa di politica estera, che è una prerogativa del Leader Supremo.

Un “rapporto” pubblicato dal NIAC, che il New York Times definisce firmato da “76 esperti di sicurezza nazionale”, è in realtà “un vero e proprio ‘chi è chi’ di apologeti e sostenitori del regime iraniano” e include personale del NIAC e studenti dottorandi.

Trump rivedrà la politica americana nei confronti del regime mentre i leaders dell’UE si trascinano verso Teheran in cerca di accordi commerciali, nonostante l’Iran ricambi l’interesse rinchiudendo i cittadini con doppia nazionalità e giustiziando i dissidenti politici. “L’Unione Europea ribadisce il suo deciso impegno verso (l’accordo sul nucleare iraniano)”, hanno detto i suoi ministri degli esteri con un comunicato a Bruxelles.

Ciononostante, la lobby iraniana ha di fronte a sé la sfida di cercare di vendere un Iran moderato, non solo di fronte alle scioccanti violazioni dei diritti umani, ma anche malgrado “la carneficina in Siria, i massacri tra sunniti e sciiti in Iraq e la guerra civile nello Yemen”.

“Persino ora che i mullah si rendono conto della natura precaria della loro esistenza, all’indomani delle elezioni presidenziali, annunciano un nuovo accordo militare con la Cina e un altro accordo sulle armi da 10 milioni di dollari con la Russia”, scrive IJR.

C’è da sperare, conclude IJR, che Trump “continui a contare sulla saggezza collettiva degli scettici sul regime iraniano come Rudy Giuliani e John Bolton”.

 HYPERLINK “http://iranlobby.net/the-great-lobbying-effort-by-iran-has-begun/” \n 

 

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