
Nel suo sermone in occasione dell’Eid Fitr mercoledì, il 31 agosto, additando i moti del 2009, Khamenei ha detto: “Le elezioni sono una sfida; facciamo attenzione che questa sfida non danneggi la sicurezza del Paese. Le elezioni dovrebbero consolidare la nostra sicurezza. Non dovrebbe permettere che questo, che lavora per la nostra sicurezza e la sostiene, la danneggi. Avete visto, sentito, sentito da vicino, come questo avvenga quando i nemici vogliono abusare le elezioni contro la sicurezza nazionale. Tutti dovrebbero essere attenti, tutti dovrebbero essere coscienti … dobbiamo stare molto attenti;.. essere consapevoli di ciò che stiamo facendo. Se c’è faida, odio, rancore e disarmonia tra noi … non saremo in grado di essere all’altezza della responsabilità che abbiamo di fronte oggi. Questa è un’importante regola; è una necessità assoluta”.
Tuttavia, lo stato del regime decadente del velayat-e faqih è talmente fragile che anche nella sua manovra fasulla, Khamenei non osava liberare dalla prigione o dagli arresti domiciliari gli ex funzionari del regime che avevano goduto dell’approvazione di Khomeini e Khamenei e che sono veramente difensori del regime del velayat-e faqih. Khamenei, un centinaio di volte più detestato in Iran di Gheddafi in Libia o di Assad in Siria, ha appena imparato una lezione dalle rivolte nella regione: aumentare la repressione. Questi giorni sono stato testimoni di arresti diffusi in tutto il paese, in particolare a Tabriz, ad Urumiyah e in altre parti della provincia dell’Azerbaigian.
Khamenei, che ha parlato alla maggior parte degli stati arabi durante il suo sermone dell’Eid Fitr, non osava nemmeno menzionare la Siria. Khamenei, che fino a pochi giorni fa, ha sostenuto Gheddafi collegando la rivolta del popolo libico a Stati Uniti ed Israele, oggi ha messo in discussione il Consiglio Nazionale di Transizione Libico dicendo: “Queste sono le stesse persone che fino a qualche tempo fa, si sono sedute e hanno bevuto con gli oppressori del popolo libico . Oggi sono arrivati a sfruttare la situazione “.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
31 Agosto 2011