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L’ambasciatore dei mullah ammette che la chiusura di Ashraf e i mandati di arresto contro i residenti di Ashraf furono organizzati dal regime iraniano

Dopo il trasferimento del settimo gruppo di residenti di Ashraf a Camp Liberty, Domenica 16 Settembre, Danaifar, comandante della forza terroristica Quds e ambasciatore del regime iraniano in Iraq, ha riconosciuto che il trasferimento dei residenti di Ashraf a Liberty, la chiusura di Ashraf, così come l’istruzione dei casi contro i residenti di Ashraf, furono tutti condotti dal regime dei mullah e dalla sua ambasciata a Baghdad. Ha detto: “Con il coordinamento e le investigazioni del governo iracheno, stiamo fortunatamente assistendo alla chiusura (di Ashraf)… Il punto importante qui è che abbiamo delle vertenze contro di loro. Molti casi sono stati istruiti nei confronti dei loro leaders da singoli querelanti e da persone innocenti che sono state da loro martirizzate. (TV di Stato – 16 Settembre 2012)
Il Consigliere per la Sicurezza Nazionale di Maliki, Faleh Fayyaz, aveva già  detto il 24 Aprile 2012 di ritorno dall’Iran, alla TV Al-Iraqia, legata a Maliki,: “E’ normale che il caso dell’organizzazione terroristica dei Mojahedin debba essere discussa con la parte iraniana…. Martin Kobler, ha discusso nei dettagli con le parti irachena e iraniana, attraverso l’Ambasciata Iraniana e altri canali di comunicazione con l’Iran, per fornire i requisiti per l’attuazione dell’intesa concordata tra lui e l’Iraq per chiudere Campo Ashraf e porre fina alla presenza di questa organizzazione sul territorio iracheno.”

La Resistenza Iraniana aveva già detto in precedenza che i mandati di arresto erano stati preparati con una fretta tale che non potevano riportare nemmeno il nome del giudice, e che contemplavano i nomi di persone decedute, di molti membri della Resistenza Iraniana in Europa e negli Stati Uniti e/o di persone in Iran che non erano mai state membri dei Mojahedin del Popolo.

Danaifar in un’altra parte del suo discorso di ieri ha fatto riferimento ad un’altra ridicola scadenza e ha detto: “Secondo i piani concordati, dovranno essere trasferiti fuori dall’Iraq entro i prossimi tre mesi al massimo.”

Un ex-alto funzionario dell’UNAMI, consulente del Rappresentante Speciale sulle questioni di Ashraf, testimoniando ad un’udienza del Congresso U.S.A. il 13 Settembre 2012 ha detto: “Le questioni relative al trasferimento di ogni gruppo di esuli da Campo Ashraf a Camp Liberty, comprese le date e il numero preciso delle persone, sono state organizzate dall’ufficio del  Primo Ministro iracheno con l’Ambasciata Iraniana a Baghdad”.

Le confessioni dell’ambasciatore del regime iraniano in Iraq rivelano i piani e i complotti del regime dei mullah e del governo iracheno ai danni dei residenti di Ashraf, in particolare dopo il loro trasferimento a Camp Liberty. Per questo la Resistenza Iraniana, vista la innegabile e diretta responsabilità delle Nazioni Unite e del Governo U.S.A. riguardo alla protezione dei residenti di Ashraf, chiede un’azione urgente del Segretario Clinton e del Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon, per assicurare e garantire la protezione e l’incolumità dei residenti di Ashraf.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
17 Settembre 2012

 

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