venerdì, Marzo 29, 2024
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Iran: Un povero venditore ambulante di Tabriz ha perso la vita dopo essersi dato fuoco per protestare contro la tirannia del regime dei mullah

Martedì 21 Aprile, Hamid Farrokhi, un povero venditore ambulante di Tabriz che si era dato fuoco per protestare contro l’oppressione del regime dei mullah il 13 Aprile di fronte al palazzo del municipio dell’8° distretto di Tabriz, ha perso la vita per la gravità delle ustioni riportate.

Quest’uomo di 45 anni, padre di tre figli, si era rivolto al comune per riavere le sue poche cose che gli erano state confiscate dalla forze di repressione. Ma queste non solo si erano rifiutate di riconsegnargli quelle povere cose che erano il solo mezzo di sostentamento per la sua famiglia, ma lo avevano anche ridicolizzato quando aveva minacciato di suicidarsi per tutti i guai che aveva passato nella sua vita e lo avevano provocato a farlo.

Già precedentemente, Abdulkarim Ahmadi, 60 anni, un povero operaio curdo di Divandarreh, in Kurdistan, sposato e padre di due figli, si era impiccato il 21 Marzo. Non essendo in grado di provvedere alle minime necessità della sua famiglia, ha posto fine alla sua vita di stenti impiccandosi. Allo stesso modo il 22 Marzo anche Younes Asakereh, un povero ambulante arabo di Khorramshahr, ha perso la vita. Anche lui si era dato fuoco 10 giorni prima per protestare contro i ripetuti attacchi delle forze repressive che gli avevano distrutto il suo banchetto con la poca mercanzia che aveva, impedendogli di guadagnarsi da vivere.

In generale tutti i lavoratori in Iran stanno lottando contro la povertà, la fame e la disoccupazione mentre le enormi ricchezze dell’Iran vengono spese da questo regime sia per la repressione interna, l’esportazione del terrorismo, le guerre nella regione e nello sciagurato progetto atomico, che non serve agli interessi nazionali, oppure vengono saccheggiate dai leaders del regime.

Fino a che questo regime resterà al potere, la repressione, la povertà, la fame, la prostituzione e la tossicodipendenza persisterà. L’unico modo per porre fine a tutta questa tirannia ed oppressione è il rovesciamento di questo regime clericale disumano ed il ristabilimento della democrazia in Iran.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

21 Aprile 2015 

 

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