venerdì, Marzo 29, 2024
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Iran: Un boia della delegazione dei mullah obbligato a disertare il Consiglio dei diritti dell’uomo

ImageCNRI, 27 Giu – La prima sessione del Consiglio dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite ha iniziato il suo lavoro il 19 giugno con la partecipazione di centinaia di delegati di vari paesi e di rappresentanti delle organizzazioni di difesa dei diritti umani. Essendo stata respinta la sua domanda d’adesione al Consiglio, il regime clericale ha inviato il procuratore generale di Teheran, Said Mortazavi, nell’ambito della sua delegazione a Ginevra.

La CNRI ed i rappresentanti della resistenza hanno rivelato la presenza di Mortazavi al Consiglio, cosa che ha condotto alcuni stati membri ed alcune organizzazioni di difesa dei diritti umani a protestarne vivamente la presenza. In una lettera al presidente del Consiglio dei diritti dell’uomo, l’illustro ambasciatore Alfonso de Alba, il presidente della Commissione degli affari esteri del CNRI, Mohammad Mohadessin, ha annunciato la sua indignazione ed il suo dissenso dovuta alla presenza di Mortazavi al Consiglio, poiché essa viola i principi che il Consiglio ha intrapreso di proteggere. "Mortazavi è colpevole di crimini contro l’umanità  ", ha scritto Mohadessin, che aggiunge: "Il suo ruolo diretto nel soffocamento di tutte le voci dei dissidenti in Iran è un fatto conosciuto."

Durante il mandato presidenziale di Mohammad Khatami, Mortazavi, in qualità di giudice dei mass media, ha fatto chiudere 80 giornali vicini ai `riformisti’ ed era direttamente implicato in tutti i crimini commessi in questi ultimi anni contro gli iraniani. Nell’ autunno scorso, ha dato l’ordine per l’applicazione del piano ` Zafar’a Teheran, nel quadro del quale i 2000 giovani di varie zone della città sono stati fermati ed incarcerati. Durante l’inverno 2006, era a capo delle misure repressive energetiche contro i lavoratori dei trasporti di Teheran che si sono messi in sciopero a causa dei loro salari non pagati "." Mohadessin ha aggiunto: "Il 16 novembre 2003, il governo canadese ha ritenuto Mortazavi per responsabile della morte di Zahra Kazemi." Questa foto-reporter irano canadese è stata violentata e uccisa sotto tortura durante la sua detenzione nel famigerato carcere di Evine "." Ha dichiarato inoltre: "Secondo quanto ho potuto comprendere, in risposta all’indignazione espressa dalle organizzazioni ed i difensori dei diritti umani, il ministero degli esteri svizzero ha citato lo ` statuto diplomatico di Mortazavi per giustificare la sua entrata in Svizzera."

È completamente inaccettabile. Autorizzare l’entrata in Svizzera di un boia sotto copertura diplomatica è un fatto che tormenta profondamente gli iraniani, di cui alcuni sono state vittime di Mortazavi ". "Tali conciliazioni nuocciono all’insieme dei valori e dei principi sui quali l’ONU è stato creato e costituisce un affronto al popolo svizzero, ha ritenuto il sig. Mohadessin." Anziché essere ricevuto dalle Nazioni Unite, chiedo al Consiglio diritti dell’uomo di espellere questo criminale ed alla giustizia svizzera di lanciare un mandato di sentenza contro di lui affinché sia consegnato ad un tribunale internazionale competente per i crimini contro l’umanità "." Il ministro degli esteri canadese, Peter MacKay, ha anche consegnato un comunicato che esprime la sua indignazione: "La presenza del sig. Mortazavi nell’ambito della delegazione iraniana mostra soltanto il governo dell’Iran che va contro i principi dei diritti della persona riconosciuti su scala internazionale." Il governo canadese è offeso che l’Iran abbia scelto di integrare tale persona alla sua delegazione presso questo nuovo organo dell’ONU, che mira a promuovere le norme più rigorose sul piano del rispetto dei diritti dell’uomo.

 "con la presenza del sig. Mortazavi nell’ambito della sua delegazione, l’Iran cerca di screditare il Consiglio e deviarlo nel suo obiettivo che riguarda il rispetto dei diritti dell’uomo." "Il Canada ha fatto parte della valutazione riguardo l’implicazione del governo iraniano nell’assassinio di Zahra Kazemi e del ruolo del sig. Mortazavi in questo affare, al presidente del Consiglio, ai rappresentanti del governo ospite della Svizzera e dell’alto commissariato dei diritti dell’uomo." Ho d’altra parte chiamato le altre delegazioni presenti alla riunione del Consiglio dei diritti dell’uomo a condannare la presenza del sig. Mortazavi." La campagna del CNRI e dei rappresentanti della resistenza a Ginevra ha obbligato Mortazavi a lasciare Ginevra per Teheran. Per soffocare questo imbarazzante episodio, il regime dei mullah ha annunciato con tutta rapidità che Mortazavi non era membro della sua delegazione al Consiglio.

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