La Repubblica, 31 luglio – Dopo cinque giorni di sciopero della fame e’ morto nel carcere di Evin a Teheran uno studente, Akbar Mohammedi di 36 anni, noto per la sua militanza civile.
Lo ha riferito l’agenzia di stampa studentesca ‘Isna’, secondo cui sara’ l’autopsia a determinare le cause del decesso della vittima.
Un dirigente del servizio penitenziario, Sohrab Soleimani, ha dichiarato che l’attivista avrebbe avuto un malore mentre faceva la doccia e sarebbe spirato durante il trasferimento in infermeria; fin dall’inizio della sua protesta, ha puntualizzato Soleimani, Mohammedi aveva comunque potuto bere te’ e acqua, ed era stato seguito da un medico.
Lo studente fu arrestato nel ’99 nel corso di una manifestazione di piazza e fu condannato a morte; successivamente la pena fu commutata in quindici anni di carcere. Il suo avvocato la settimana scorsa aveva reclamato per non averlo potuto incontrare.