venerdì, Marzo 29, 2024
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Iran: Le recenti proteste dei lavoratori e dei laureati

CNRI – Sabato 24 e domenica 25 Dicembre, i lavoratori hanno protestato in alcune città per le loro misere condizioni di vita e per gli stipendi arretrati. Oltre a questi, gli studenti laureati alla Petroleum University of Technology, hanno inscenato una protesta contro le condizioni di impiego.

Come ha riferito l’agenzia di stampa ILNA, domenica 25 Dicembre 2016 un gruppo di lavoratori al progetto dell’autostrada Poonel-Talesh, hanno protestato per ottenere il pagamento dei salari arretrati e dell’assicurazione. Hanno smesso di lavorare e si sono riuniti di fronte all’ufficio della società appaltatrice che si trova a Talesh, nella provincia di Gilan.

Il sindacato della città di Talesh ha detto che i lavoratori con la loro protesta hanno chiesto che gli vengano pagati almeno 10 mesi di salari arretrati e 3 mesi di assicurazione. Purtroppo le loro richieste finora non sono state soddisfatte.

Secondo l’agenzia di stampa ILNA, il 25 Dicembre 2016 ad Ahvaz, i lavoratori del Gruppo Industriale Nazionale per l’Industria dell’Acciaio iraniana hanno protestato per ottenere dall’azienda i salari arretrati.

Secondo alcune notizie, circa 700 lavoratori dell’unità di produzione si sono riuniti nel piazzale dell’impianto chiedendo il pagamento dei loro salari.

Questi lavoratori avevano protestato anche mercoledì 21 Dicembre per ottenere il pagamento di 3 mesi di salari arretrati e dei crediti. Inoltre, anche i lavoratori del Complesso Agro-Industriale di Mahabad stanno protestando ormai da 25 giorni. Hanno annunciato che non interromperanno la protesta a meno che le loro richieste non vengano soddisfatte.

Questi lavoratori affermano di aver continuato a protestare fuori dall’ingresso del complesso sebbene stesse nevicando da due giorni. A causa del freddo molto intenso si sono anche gravemente ammalati. I lavoratori sperano che la loro protesta possa alla fine risvegliare la coscienza delle autorità.

Ed hanno aggiunto: “Le autorità ci chiedono di ricominciare da zero dopo 16 mesi di attesa. Ci è stato detto di contattare l’Ufficio dell’Ispettorato Generale per essere sicuri che i nostri diritti vengano riconosciuti durante l’udienza. Le autorità pur essendo consapevoli dei nostri problemi non tengono in nessun conto le nostre richieste legittime e i nostri diritti”.

Come ha riferito l’agenzia di stampa Tasnim, affiliata alla forza Qods, un gruppo di laureati alla Petroleum University of Technology, ha organizzato per la 4a volta una manifestazione di fronte al parlamento domenica 25 Dicembre, per protestare contro l’indeterminatezza dello status lavorativo all’interno dell’azienda petrolifera nazionale causata dal governo e, in particolare, dal ministro del petrolio.

Gli studenti universitari ritengono che la facoltà debba impiegare i laureati presso il Ministero del Petrolio, in base al GPA (media dei voti) e alle norme vigenti. Purtroppo questo processo è stato interrotto come ordinato dal ministro del petrolio Bijan Namdar Zangeneh.

Questi laureati potrebbero studiare nelle migliori università del paese, dato che hanno ottenuto il massimo dei voti nell’esame d’ingresso all’università, ma hanno scelto di andare nella provincia meridionale più calda dell’Iran per studiare alla Petroleum University of Technology, con la speranza di essere assunti come gli era stato promesso nella presentazione della Sanjesh Organization.

 

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