giovedì, Marzo 28, 2024
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IRAN: La condanna a morte di un giovane curdo è divenuta definitiva

La magistratura iraniana ha confermato la condanna a morte emessa contro un giovane curdo che aveva meno di 18 anni all’epoca del presunto crimine commesso.

La Corte Suprema del paese ha confermato la condanna a morte del giovane Heyman Uraminezhad.

Il ragazzo è attualmente detenuto nella prigione centrale di Sanandaj in attesa dell’applicazione della condanna.

Heyman ora ha 21 anni ed è stato incriminato di omicidio premeditato dal tribunale di prima istanza di Sanandaj.

“Il regime teocratico iraniano è uno dei primi boia di delinquenti minorenni”, ha detto Amnesty International lunedì.

Nel suo nuovo rapporto del mese scorso Amnesty International ha detto di aver documentato l’esecuzione di almeno 73 minorenni in Iran, dal 2005 al 2015, e che 160 minorenni stanno languendo nel braccio della morte delle carceri di tutto il paese.

Secondo Amnesty International, il rapporto si basa su informazioni ricevute dagli oppositori alla pena di morte e dai difensori dei diritti umani che si trovano in Iran, nonché da avvocati e parenti dei minorenni accusati di crimini capitali in Iran.

“Ora che l’Iran sta riemergendo da un periodo di sanzioni internazionali e sta cercando una maggiore approvazione”, ha detto la Auerbach, “le organizzazioni in difesa dei diritti umani sperano che le autorità iraniane si rendano conto che devono agire nel rispetto degli standards internazionali sui diritti umani”.

Ci sono state oltre 2300 esecuzioni in Iran da quando Hassan Rouhani ha assunto la carica di presidente, più di qualunque altro periodo degli ultimi 25 anni.

Tra le vittime ci sono dissidenti politici come Gholamreza Khosravi, un attivista del principale movimento di opposizione iraniano, l’Organizzazione dei Mojahedin del Popolo Iraniano (PMOI o MEK), impiccato unicamente per aver fornito assistenza economica ad una televisione satellitare che appoggia l’opposizione.

Il 20 Aprile 2014 Rouhani ha definito queste esecuzioni “comandamenti di Dio” e “leggi del parlamento che appartiene al popolo”.

 

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