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Iran – Iraq: Furto delle proprietà dei residenti di Ashraf da parte delle forze irachene

Coinvolgimento della forza Quds nella repressione di Anbar e l’impegno di Maliki verso il regime iraniano di aumentare la pressione su Camp Liberty

Assistenza all’Iran per la vendita del petrolio e per spezzare l’egemonia saudita nel mercato del greggio

Notizie provenienti dall’Iran indicano che le forze irachene di stanza a Campo Ashraf continuano a saccheggiare le proprietà dei residenti all’interno del campo. Il colonnello Nahad, comandante del battaglione di dispiegamento rapido di stanza ad Ashraf, è uno dei principali autori di questi furti. Con la supervisione di elementi del Comitato del Primo Ministro per la repressione dei residenti di Ashraf e mediante l’impiego del personale del suo battaglione, il colonnello Nahad è impegnato a rubare le proprietà dei residenti di Ashraf quotidianamente e utilizzando vari metodi.

 

Secondo queste notizie, nei giorni scorsi le forze irachene si sono recate in uno dei parcheggi dei residenti di Ashraf ed hanno rubato molte parti di motori come candele e batterie.

Allo stesso modo, dopo essersi introdotti in uno degli edifici centrali di Ashraf, le forze irachene hanno preso una notevole quantità di stoviglie, cibo, materassi, coperte e simili. Hanno anche rubato alcune attrezzature sportive dei residenti.

In un altro episodio, notizie provenienti dall’interno del regime iraniano indicano che nelle scorse settimane diverse unità della forza terroristica Quds, sono giunte in Iraq per la repressione della popolazione della provincia di Anbar. Ghasem Soleimani, comandante della forza Quds, ha detto a Maliki che non ci si può fidare dell’esercito iracheno. Per porre fine alle proteste popolari ad Al-Anbar, le unità della forza Quds stanno addestrando le forze speciali di Maliki alla guerra urbana e alla repressione della resistenza popolare e tribale. E ciò in aggiunta alla loro diretta partecipazione alle operazioni di repressione.

In cambio dell’assistenza del regime nella repressione di Anbar e dell’appoggio per il suo terzo mandato da primo ministro, Maliki si è impegnato ad aumentare le pressioni sui residenti di Camp Liberty. Ha anche accettato ad aiutare il regime iraniano ad aggirare le sanzioni e a vendere il suo petrolio. Ciò rientra nella politica di contrasto all’Arabia Saudita. Già da molto tempo Khamenei ha ordinato ai leaders del regime di utilizzare l’assistenza irachena per spezzare “il dominio dell’Arabia Saudita e dei suoi alleati” sul mercato del greggio.

Nelle ultime settimane e negli ultimi giorni, i residenti di Camp Liberty stanno subendo misure repressive sempre più pesanti e limitazioni disumane. Tra queste: il divieto di ingresso e di uscita per le cisterne per le acque nere, il boicottaggio delle visite ospedaliere dei pazienti, l’installazione di un polo di sorveglianza a Camp Liberty, il divieto di ingresso per molti articoli necessari a riparare i danni causati dagli attacchi missilistici e di molti altri beni acquistati dai residenti.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

5 Febbraio 2014 

 

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