giovedì, Marzo 28, 2024
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IRAN: Il gruppo iraniano si oppone alla lista del terrore dell’UE

ImageMWC News (Canada), 8 marzo – Centinaia di iraniani si sono riuniti fuori al palazzo dove si teneva il summit dei leader dell’UE per domandare che la rimozione da parte dell’UE del movimento della resistenza iraniana in esilio dalla sua lista delle organizzazioni terroristiche.I dimostranti hanno cantato”libertà e democrazia per l’Iran” vicino alla sede del Consiglio Europeo a Brussel.

Gli organizzatori hanno riferito che gli iraniani che vivono in Inghilterra, in Francia, in Belgio, in Olanda e in Germania hanno viaggiato fino a Brussel per partecipare alla manifestazione.

A Dicembre la Corte Europea di Giustizia ha annullato la decisione dell’UE del 2002 di congelare i beni dei Mujahedeen del popolo iraniano o PMOI. È la prima volta che un appello contro la lista terroristica dell’UE viene accolto dalla Corte Europea.

Nonostante questo, il Consiglio dei ministri dell’UE , che rappresenta tutti i 27 governi dell’Unione ha rifiutato di rimuovere il gruppo dalla sua lista.

Richiesta di repliche legali

Invece, ha chiesto al gruppo di presentare una replica legale alla decisione per chiarire perché non dovrebbero essere sulla lista.

La sentenza ha stabilito che i governi dell’UE non hanno garantito al gruppo un giusto processo.

Anche gli Stati Uniti hanno messo il PMOI sulla lista delle organizzazioni terroristiche.

Il gruppo, fondato da alcuni studenti dell’università di Teheran negli anni ’60, insiste con il dire che sostiene un rovesciamento del regime clericale iraniano a Teheran con mezzi pacifici.

Maryam Rajavi, capo del Consiglio Nazionale della Resistenza, l’ala politica del PMOI, con base a Parigi, ha affermato : “Vogliamo protestare davanti ai Capi di Stato europei riuniti così che loro prendano coscienza del mancato rispetto della decisione della Corte europea.”

“Lo stato di diritto in tutta l’Europa sta per essere minato dalla decisione del Consiglio,” ha affermato la Rajavi rivolgendosi ai sostenitori.

Rajavi ha condannato il bando sul PMOI come uno sforzo per “lusingare il regime dei mullah a Teheran”-

“La politica delle lusinghe è finalizzata a produrre una moderazione in Iran, ma è controproducente e porta alla crescita del potere del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad

L’organizzazione della Rajavi gode di un supporto significativo da parte degli iraniani in esilio appartenenti alla classe media, in Europa e negli Stati Uniti.
 

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