Scritto da Elisa Arduini
Secondoprotocollo.org, giovedì 08 maggio – Chi ci segue da tempo sa benissimo quale sia la nostra posizione di totale appoggio alla resistenza iraniana rappresentata dal Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (PMOI) mirabilmente diretto dalla presidente eletta, Maryam Rajavi, ebbene ieri finalmente dopo mesi e mesi di pressione anche il Governo inglese, unico in Europa ad apporsi alla cancellazione del PMOI dalla lista nera dei gruppi terroristi, ha finalmente riconosciuto che il PMOI e i Mojahedin del Popolo iraniano non sono organismi terroristi.
La Corte d’Appello Britannica ha infatti respinto il ricorso presentato da una parte del Governo Inglese (esclusi 35 membri della Camera dei Lord) alla sentenza dell’Unione Europea che cancellava il PMOI dalla lista dei gruppi terroristi e disponeva il totale sblocco dei beni, ricorso che però impediva la piena operatività della resistenza iraniana.
Secondo la sentenza emessa ieri dalla Corte di Appello Britannica la decisione di mantenere la resistenza iraniana nella lista delle organizzazioni terroristiche è illegale e perversa e danneggia lo stesso popolo iraniano. Per cui la Corte ha decretato che il Governo Inglese provveda immediatamente a togliere ogni vincolo alla decisione presa dal Consiglio d’Europa in merito alla resistenza iraniana.
Questa decisione è il frutto di una lenta e paziente opera di convincimento verso il Governo inglese che ha portato prima a importanti decisioni in merito ai richiedenti asilo iraniani e oggi a questa importantissima decisione che cambierà gli scenari geo-politici nel Golfo Persico.
Da oggi la resistenza iraniana potrà, almeno in Europa, lavorare alla luce del sole e a giovarne sarà soprattutto il popolo iraniano e i tanti richiedenti asilo iraniani i quali, per vari motivi (religiosi, di appartenenza sociale, per omosessualità, etc. etc.) sono costretti a fuggire da quel Paese. Noi di Secondo Protocollo ci aggiungiamo al coro dei complimenti alla sig.ra Maryam Rajavi e a tutta la dirigenza della resistenza iraniana, primi tra tutti Mahaoud Hakaiman e Ahmad Akrami (chiedo scusa se dimentico qualcuno) che con il loro coraggio e il loro attivismo pieno di rischi reali ci permettono di darvi tutte le notizie su quanto avviene in Iran. Un doveroso ringraziamento va anche a chi, occultamente e silenziosamente, ha fatto pressione sulle autorità inglesi affinché si arrivasse a questa e ad altre importanti decisioni oltre che a determinanti risultati anche e proprio in merito allo status dei rifugiati iraniani.
Elisa Arduini