venerdì, Marzo 29, 2024
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Iran: Gli europarlamentari condannano le affermazioni del Ministero degli Esteri del regime iraniano sul loro appoggio ad un cambiamento democratico

L’europarlamentare Gérard Deprez ha presentato ai media la dichiarazione degli europarlamentari che appoggiano il Piano in Dieci Punti per un Iran democratico di Maryam Rajavi.

Un gruppo di membri del Parlamento Europeo firmatari della dichiarazione congiunta con cui 220 europarlamentari hanno espresso il loro appoggio ad un cambiamento democratico in Iran, hanno emesso un comunicato di condanna alla strana reazione del ministero degli esteri del regime il quale ha affermato che questo testo non è mai esistito.

Di seguito il testo del Comunicato Stampa degli europarlamentari in risposta al ministero degli esteri del regime:

Il ministero degli esteri iraniano ha reagito alla dichiarazione firmata da 220 membri del Parlamento Europeo a sostegno dei diritti umani e di un cambiamento democratico in Iran. Ha affermato che un simile testo non è mai esistito ed ha esortato i media a non pubblicare questa storia.

Con questa dichiarazione si chiede all’Iran di “porre fine alle esecuzioni, liberare i detenuti politici, fermare la repressione contro le donne e rispettare i diritti e le libertà del popolo iraniano”. Si appoggia inoltre il piano in dieci punti della leader dell’opposizione Maryam Rajavi per la creazione di una repubblica pluralistica basata su principi democratici.

Siamo davvero incoraggiati da questa strana reazione del governo iraniano la quale dimostra chiaramente che la voce di questo parlamento, che promuove i valori europei e umani, non può essere ignorata.

Noi appoggiamo pienamente questi sforzi del nostro collega Gérard Deprez che presiede Friends of a Free Iran al Parlamento Europeo.

Invece di discutere il lavoro dei legislatori europei, il governo iraniano dovrebbe rispondere alla comunità internazionale delle gravissime violazioni dei diritti umani commesse contro i suoi stessi cittadini.

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Una dichiarazione firmata da oltre 220 rappresentanti di tutti i gruppi politici presenti al Parlamento Europeo, esprime solidarietà con il piano in dieci punti della leader dell’opposizione iraniana Maryam Rajavi con il quale si chiede un cambiamento democratico in Iran.

Nella dichiarazione inviata alla Responsabile per la Politica Estera dell’UE, Federica Mogherini e presentata ai media lunedì 1° Giugno, gli europarlamentari hanno detto: “Noi esprimiamo la nostra solidarietà al piano in dieci punti della leader dell’opposizione iraniana Maryam Rajavi, il quale chiede una repubblica democratica e pluralistica basata sul suffragio universale, la libertà di espressione, l’abolizione della tortura e della pena di morte, la separazione tra stato e chiesa, un Iran non-nuclearizzato, un sistema giudiziario indipendente, diritti per le minoranze, coesistenza pacifica nella regione, uguaglianza tra i sessi e rispetto della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”.

Maryam Rajavi è la Presidente eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI), una vasta coalizione di organizzazioni, gruppi e personalità iraniane democratiche.

Gli europarlamentari hanno condannato le gravissime violazioni dei diritti umani in Iran ed hanno chiesto al regime iraniano di “porre fine alle esecuzioni, liberare i detenuti politici, fermare la repressione contro le donne e rispettare i diritti e le libertà del popolo iraniano”.

Riguardo ai colloqui sul programma nucleare del regime iraniano la dichiarazione afferma: “L’Iran deve rispettare tutte le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU che riguardano il suo programma nucleare, deve dare risposta a tutte le richieste pendenti dell’AIEA e consentire ispezioni invasive in tutti i suoi siti militari e non, sia dichiarati che non”.

I firmatari della dichiarazione hanno espresso la loro “crescente preoccupazione per la “distruttiva ingerenza dell’Iran nella regione”.

“L’Iran è il cuore della crisi in questa regione e non parte della soluzione. Se si vogliono sradicare il fondamentalismo e l’estremismo da questa regione, si deve porre fine all’interferenza e alla distruttiva influenza dell’Iran”.

La dichiarazione ha evidenziato le misure repressive e l’assedio imposto ai dissidenti iraniani a Camp Liberty in Iraq.

“Finora 117 persone sono state uccise per ordine di Tehran e 25 sono state tormentate a morte dal disumano blocco sanitario”, hanno detto gli europarlamentari.

I legislatori europei hanno sottolineato le seguenti misure urgenti:

1. La situazione dei diritti umani in Iran deve essere considerata in tute le relazioni con questo paese. L’Iran deve porre fine alle esecuzioni, liberare i detenuti politici, fermare la repressione contro le donne e rispettare i diritti e le libertà del popolo iraniano.

2. L’Iran deve rispettare tutte le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU riguardo al suo programma nucleare, deve fornire una risposta a tutte le richieste dell’AIEA e consentire le ispezioni invasive in tutti i suoi siti militari e non, sia dichiarati che non.

3. La protezione dei residenti di Camp Liberty deve essere garantita e assicurata dall’Iraq, dagli Stati Uniti e dalle Nazioni Unite. Camp Liberty deve essere riconosciuto come un campo per rifugiati e l’assedio impostogli, in particolare il blocco sanitario, deve essere totalmente revocato.

 

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