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Iran: Europarlamentari hanno dichiarato che continueranno il loro sostegno per i diritti di Ashraf

 Comunicato stampa

ImageIn un incontro tenutosi lo scorso Mercoledi 11 Novembre presso il Parlamento Europeo, presieduto dall’On. Alejo Vidal-Quadras, Vice Presidente del Parlamento europeo, al quale hanno partecipato decine di parlamentari europei ed un gran numero di membri del Parlamento europeo, i presenti hanno discusso riguardo l'insurrezione nazionale in Iran contro la dittatura religiosa e l’attuale situazione del Campo di Ashraf in Iraq, dove 3.400 membri dell'opposizione iraniana risiedono.
 
Maryam Rajavi, Presidente eletta della Resistenza iraniana, ne è stata l'oratore principale. Tra coloro che hanno preso parte all’incontro vi sono: la Signora Eva-Britt Svensson, presidente della commissione per i diritti delle donne, il sig. Struan Stevenson, presidente della delegazione in Iraq, il signor Stephen Hughes, Vice Presidente del Gruppo socialista e dei Democratici, il Sig. Vytautas Landsbergis, ex presidente della Lituania.

 

I rappresentanti degli Stati membri dell'Unione europea hanno espresso la loro solidarietà con la rivolta del popolo iraniano e ha condannato la brutale repressione del governo iraniano. Essi hanno dichiarato che continueranno con il loro sostegno per i diritti dei residenti di Ashraf e l'attuazione del Parlamento europeo del 24 aprile 2009 risoluzione sulla Ashraf.
 
In riferimento alla rivolta nazionale iraniana, la signora Rajavi ha affermato che ciò è determinato da una volontà popolare per il cambiamento e il raggiungimento della libertà e della sovranità in Iran. Ha aggiunto che il regime necessita della 'bomba' ora più che mai, al fine di riprendere il controllo. La Sig.ra Rajavi ha sottolineato che il regime ha sfruttato i colloqui sul nucleare con l'Occidente come un modo subdolo per progredire la sua fabbricazione di armi nucleari. Simultaneamente ai colloqui, il regime ha portato avanti tutti e tre gli aspetti del programma di armi nucleari, come l'arricchimento dell'uranio, lo sviluppo e la fabbricazione di testate missilistiche.
 
Ha ribadito: "La nostra soluzione è la terza opzione, che rifiuta l’accondiscendenza e l’ intervento militare straniero. La terza via si presenta sulla base di un cambiamento democratico da parte del popolo iraniano e la sua resistenza organizzata. La rivolta in corso in Iran testimonia la validità della terza opzione."
 
Ha aggiunto che la resistenza iraniana ha proposto un piano per la creazione di un fronte nazionale di solidarietà, che abbraccia tutti i partiti politici, gruppi e personaggi che rifiutano il regime dei mullah nella sua interezza e che si chieda la creazione di una repubblica fondata sulla separazione tra Chiesa e stato.
 
Delineare i piani per il futuro l'Iran, ha detto: "Auspichiamo di poter vivere in un Iran libero in pace e in armonia con i nostri vicini ed il resto del mondo."

La Sig.ra Rajavi ha inoltre invitato gli Stati membri dell'UE ad adottare una politica di fermezza nella difesa dei diritti umani del popolo iraniano e per impedire al regime di usare i suoi legami economici e diplomatici con l'UE per giustificare la sua spietata repressione.
 
Struan Stevenson ha affermato: "E 'terribile che, nonostante i ripetuti avvertimenti da me stesso e da altri membri che sono al più alto livello di governo dell’UE, USA e ONU, nessuna azione è stata presa per proteggere gli innocenti, i civili disarmati in Ashraf contro il brutale attacco al loro campo il 28 luglio. Ciò ha provocato la morte di 11 persone innocenti, 36 ostaggi ed oltre 500 feriti. Perché la Commissione europea non fà nulla? Perché l'ONU e gli Stati Uniti non riescono a fare nulla? La loro politica fallimentare di accondiscendenza ha permesso nel tempo di mullah di Teheran proseguire la sua ambizione nucleare. Se l'Occidente non dà atto ai nostri avvertimenti,  avranno il sangue di migliaia di persone fra le proprie mani. Lo spostamento forzato di 3.400 residenti del Campo di Ashraf avrà uno spiacevole finale ".
 
Nel suo intervento, l’On. Vidal-Quadras ha sottolineato che il governo iracheno debba attuare ad Aprile una Risoluzione del Parlamento europeo. Chiedendo alle Nazioni Unite di vietare formalmente vietano lo sfollamento forzato dei residenti di Ashraf in Iraq, ha aggiunto. Vidal-Quadras ha concluso affermando che gli Stati Uniti debbano fornire le garanzie necessarie per prevenire gli attacchi e le violenze contro gli abitanti di Ashraf ed il loro sfollamento forzato in Iraq.
 
Amici di Iran Libero
Parlamento europeo
Bruxelles
11 novembre 2009

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