venerdì, Marzo 29, 2024
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Dopo le estenuanti ispezioni durate 24 ore, con l’ennesimo atto criminale, le forze irachene hanno trattenuto 7 persone disabili e le loro infermiere per più di 16 ore nel quartier generale del battaglione iracheno a Liberty

• Alle 10 del mattino le condizioni fisiche di due pazienti, Mahmoud Khosravi e Mohammad Afzali, sono divenute critiche e sono stati trasferiti alla Clinica Liberty in stato di incoscienza.
 
 Alle 18.30 di Venerdi 14 Settembre, sette ambulanze irachene che trasportavano pazienti disabili e le loro infermiere, sono arrivate da Ashraf a Liberty dopo controlli estenuanti ad Ashraf durati 24 ore, durante i quali sono stati fatti tornare indietro alcuni dei loro effetti personali e dopo essere stati ripetutamente controllati con scanner, sonar e cani poliziotto ai check-points sulla strada per l’aeroporto. Nonostante questo, gli aguzzini in borghese dell’Ufficio del Primo Ministro hanno fermato le ambulanze all’ingresso di Camp Liberty chiedendo ai pazienti e ai disabili di scendere dai veicoli per un altro giro di ispezione. I pazienti hanno detto che erano stato controllati alle 06:00 del mattino, che tutti i loro beni erano stati accuratamente controllati e che persino i piccoli notebook erano stati controllati dal maggiore Ahmad Khozeir. Nonostante ciò, gli agenti in borghese hanno detto, in presenza degli osservatori dell’UNAMI, che gli era stato ordinato  dal Primo Ministro di ricorrere alla violenza, se necessario, per costringerli a scendere dai veicoli.
E questo mentre, secondo gli impegni assunti a Febbraio ad Ashraf da Gorges Bakoos, consigliere politico di Al-Maliki, alla presenza di Martin  Kobler, i controlli avrebbero dovuto essere effettuati solo ad Ashraf al momento della partenza. Durante il trasferimento degli ultimi sei convogli da Ashraf a Liberty erano state applicate le stesse disposizioni e le ispezioni ai check-points nella zona dell’aeroporto di Baghdad che porta a Camp Liberty erano state effettuate con l’ausilio di cani poliziotto, sonar e scanner. Ma il Comitato del Primo Ministro iracheno incaricato della repressione dei residenti di Ashraf, con una mossa fatta per compiacere ulteriormente il regime iraniano, ha ordinato ai suoi agenti in borghese di tormentare i membri dell’OMPI e di rubare i loro averi al loro ingresso a Camp Liberty.
Dopo sei ore di attesa all’ingresso del campo, alle 03:00 di notte (ora di Baghdad) gli agenti hanno trasferito, sotto minaccia, i pazienti e le loro infermiere al quartier generale del battaglione iracheno. Sabato mattina, 15 Settembre, nello stesso quartier generale, Mohammad Sadeq Kazem ha ordinato di tenere i pazienti ed i loro infermieri sotto il  sole senza dare loro niente da mangiare o da bere.
Alle 10:00 le condizioni fisiche di due pazienti, Mahmoud Khosravi e Mohammad Afzali, sono divenute critiche e gli agenti hanno dovuto portarli alla clinica di Liberty in stato d’incoscienza.
Nel ricordare che Bardia Amir Mostofian, residente di Ashraf, ha perso la vita il 20 Marzo 2012 a causa di un arresto cardiaco dopo 48 ore di continue ispezioni e della stanchezza, la Resistenza Iraniana ha dichiarato a Martin Kobler e al suo vice a Baghdad, Giorgy Busztin, in un conversazione telefonica tenutasi la notte di Venerdi 14 Settembre, che il governo iracheno e l’UNAMI saranno ritenuti responsabili dell’incolumità di questi sette pazienti disabili e delle loro infermiere.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
15 Settembre 2012

 

 

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