si accentuano le misure repressive e l’assedio disumano applicate ad esso
Occupazione militare di campo Ashraf, n.162

Nel corso degli ultimi tre anni l’assedio di Ashraf ha causato la morte di alcuni dei residenti di questo campo. Il diviento d’ingresso posto al personale medico specialista,i farmaci e le attrezzature mediche ed il trasferimento dei malati in particolare le donne,si annoverano tra i crimini di guerra commessi contro l’umanità i cui responsabili sono perseguibili giuridicamente.
2-Dalla mattinata di giovedi 17 novembre il comitato per la repressione blocca la fornitura del carburante alla centrale elettrica occupata dagli aggressori iracheni dall’8aprile. La centrale in questione fornisce l’energia elettrica alle strutture del campo in caso di black out che in questo periodo capita sempre più frequentemente.
3-Nell’ambito dei provvedimenti restrittivi atti ,il comitato per la repressione di Ashraf ha messo in atto delle limitazioni per quanto concerne l’uso della sopracitata centrale costruita tra l’altro interamente con i fondi di Mojahedin. Le forze irachene ha ridotto l’operatività della centrale a poche ore nell’arco della giornata in maniera tale che i residenti durante la notte quando manca la corrente sono privati di qualsiasi possibilità per riscaldarsi. Tutto ciò mentre nella stagione invernale negando l’approvvigionamento del carbone e la legna da ardere ,gli recano ulteriore disagio e sofferenza .
4-A distanza di 2 mesi dal decesso di Mojahed Zahra Mehrsefat membro del Consiglio Direttivo dell’organizzazione dei Mojahedin del Popolo Iraniano nonché il membro del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, il governo iracheno in violazione alle usanze della religione islamica ed il costume sociale si rifiuta di consegnarne la salma ai familiari residenti ad Ahraf.Per i criminali anche il cadavere di un Mojahed si trasforma in un mezzo per vessare i suoi familiari e compagni di lotta.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
18 novembre 2011